Merano
Merano: la tribuna del Combi verrà risanata per quasi due milioni di euro
Restyling per il Combi. Dopo il rifacimento del campo da calcio, della pista di atletica e dell’illuminazione e la realizzazione dei nuovi spogliatoi e delle corsie di allenamento interrati, verrà ora messa mano alla tribuna esistente, che necessita di un radicale intervento di restauro.
I lavori inizieranno a metà marzo per concludersi a fine gennaio 2020.
L’appalto è stato affidato a un’associazione temporanea di imprese costituita dalle ditte Unionbau Srl di Campo Tures e Nerobutto Tiziano & Francesco Snc di Grigno per una spesa complessiva di 1.902.812,91 euro (IVA esclusa). L’ATI ha proposto un ribasso del 4,53% sul prezzo a base d’asta (1.988.484,49 euro + IVA).
Soddisfatta per l’imminente avvio dei lavori (presumibilmente a metà marzo) l’assessora alla sport Gabriela Strohmer.
“Per diverse ragioni alcune strutture sportive sono state un po’ trascurate negli ultimi anni”, ha spiegato Strohmer – . Il nostro obiettivo è di ripristinare la loro funzionalità per poter offrire a tutta la cittadinanza infrastrutture accoglienti nelle quali praticare le diverse discipline. Fra gli interventi prevista figura, appunto, anche il restauro della tribuna del Combi“.
“In questo impianto abbiamo effettuato investimenti importanti. Un anello di atletica a norma era ed è altrettanto essenziale quanto spogliatoi in grado di garantire condizioni igieniche ottimali e corsie sotterranee lunghe 60 metri per il riscaldamento o l’allenamento nei mesi più freddi dell’anno. Con il risanamento della tribuna verranno create ora condizioni ideali anche per gli spettatori“, ha concluso Strohmer.
Realizzato come “Campo sportivo Littorio” nel 1933 in via Bersaglio su progetti dell’Ufficio edilizia di Merano, nel 1957 il campo venne intitolato al portiere della Juventus Giampiero Combi.
Dal punto di vista architettonico, il Combi, con la sua facciata monumentale e il tetto sporgente sopra la tribuna, costituisce un esempio di edificio in stile razionalista del periodo fra le due Guerre.
Nel 2009 la Giunta provinciale decise di sottoporre l’impianto a vincolo storico-artistico.
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