Politica
Violenza, due mesi di raccolta firme. AANC/FdI: “Campagna con la candidata UE trentina Gerosa”
“Violenza di relazione“: mariti o compagni violenti verso le loro mogli o compagne, ma anche figli che picchiano genitori, giovani vittime di bullismo.
Questa triste realtà negli ultimi mesi è stata al centro di un’intensa indagine sul territorio di Alto Adige nel Cuore e di Fratelli d’Italia che hanno anche promosso una raccolta firme a favore di un dispositivo per la chiamata diretta geo-localizzata alle forze dell’ordine da parte di donne o persone già minacciate od oggetto di stalking nel momento di una aggressione.
Un dispositivo di cui il consigliere regionale e provinciale Alessandro Urzì ha chiesto il finanziamento da parte delle istituzioni locali.
Presente oggi (22 maggio) a Bolzano a fare da testimonial per la campagna che sarà presto esportata anche in Trentino Francesca Gerosa, candidata regionale di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni europee.
“In questi mesi, proprio grazie alla raccolta firme a favore delle vittime di violenza domestica o stalking, siamo entrate in contatto con molte realtà che hanno a che fare con il fenomeno della violenza di relazione – spiega Rosanna Oliveri (L’Alto Adige nel Cuore), promotrice dell’iniziativa -, abbiamo ascoltato donne disperate che si lasciavano alle spalle situazioni di violenza pressante e continua, ma ci hanno avvicinato anche altre vittime come adolescenti che segnalavano situazioni di violenza reiterata tra coetanei, oppure anziani che sottolineavano l’esistenza di un fenomeno strisciante e odioso che li riguarda.
A tutto questo abbiamo risposto elaborando insieme a esperti del settore delle risposte per aiutare le persone vittime di queste situazioni. Il dispositivo di geolocalizzazione delle vittime minacciate è l’ultimo tassello: bisogna evitare a monte la violenza. Innanzi tutto emerge ciò che già si sapeva, ovvero che in troppi non fanno denuncia perché non credono ci sia certezza della pena, cosa che ovviamente deve cambiare.
Detto questo – ha aggiunto Oliveri – segnaliamo la presenza di carenze di personale qualificato che si occupa di questo fenomeno e pertanto chiediamo che vengano attivati al più presto corsi di formazione professionale qualificanti per formare figure professionali in grado di assistere chi ne ha bisogno. Non si può risparmiare un centesimo in questo campo“.
Fra le richieste quella di istituire “centri anti-violenza sia per le donne vittime ma anche per tutte le altre vittime – ha specificato Oliveri – non solo donne appunto. Che aumentino per esempio i punti di aiuto per anziani, un anello debole e esposto a sottili violenza talvolta non percepite all’esterno delle mura domestiche, e per bambini“.
L’informazione gioca un ruolo importante, in particolare in periferia, nelle valli.
Francesca Gerosa, candidata regionale di Fratelli d’Italia, è stata diretta: “Ci sono tanti tipi di violenza: fisica, verbale, psicologica nei confronti delle donne, come appare dalle cronache quasi quotidiane, ma anche in tutte le relazioni familiari e sociali: i bambini e gli anziani, i compagni di vita lasciati in prima linea.
Violenze di questo tipo, che sono fisiche ma alle volte anche solo psicologiche, segnano e rovinano per sempre una vita umana: l’impegno di Fratelli d’Italia è sia in Europa come in Italia creare una rete di sostegno, supporto e aiuto. Ma il primo atto concreto deve essere quello di avere leggi che sappiano punire chi dà segnali di pericolo, proteggendo senza alcuna zona grigia le potenziali vittime. Prima che accada l’irreparabile.
Ci vogliono leggi che però siano fatte rispettare e condanne che siano esemplari e severe. A livello europeo questo impegno deve essere assunto da tutti paesi membri. Perché la dignità, l’incolumità e la libertà delle persone è uno dei principi cardini della nostra cultura occidentale ed è su questa che si misura il grado di civiltà della nostra società“, ha concluso Gerosa.
A questo proposito venerdì 31 maggio dalle 17.00 alle 19.00 L’Alto Adige nel cuore e Fratelli d’Italia saranno in Piazza Ziller (Via Roma) a Bolzano con un banchetto informativo sulla difesa personale con esperti qualificati che offriranno la loro consulenza a chi lo desidera.
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