La GenAl creerà nuove figure lavorative, rivoluzionando il mondo del lavoro

Il mondo del lavoro è prossimo ad una trasformazione radicale: nel 2030 l’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAl) non sarà più una realtà separata, ma un elemento integrato della realtà delle aziende.

Deloitte ha pubblicato un’analisi approfondita – The Organization in the future – della realtà che andrà a definirsi anche se al momento, GenAl è ancora nella fase embrionale: solo il 25% delle aziende ha avviato un’integrazione organica concentrandosi principalmente sull’ottimizzazione dei processi con una particolare remora legata alla sicurezza sul lavoro: solo il 46% delle aziende permette a più del 20% dei propri dipendenti di accedere a questi strumenti.

Secondo il report di Deloitte il 49% delle professioni potranno vedere le proprie attività trasformate da GenAl, ma nel contempo ci sarà spazio per nuove figure lavorative come lo potranno essere l’Al Trainer ovvero il responsabile del miglioramento continuo dei modelli di intelligenza artificiale; l’Al Ethicist/Ethics Officer che sarà il garante dell’utilizzo corretto; l’Al Securuty Specialist che protegge i sistemi da minacce informatiche ed il Costum Al Solution Developer specializzato nella personalizzazione delle soluzione GenAl in risposta a specifiche esigenze.

Secondo Deloitte il successo della GenAl dipenderà in massima parte dalla capacità di valorizzare le competenze umane. La sfida sarà quella di sbloccare i vantaggi della GenAl gestendo l’incertezza normativa.

Sarà poi necessario infondere fiducia nei dipendenti preoccupati dal rischio di perdere il proprio posto di lavoro.  Un ruolo cruciale lo avranno gli investimenti aziendali in formazione e riqualificazione della forza lavoro.