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Udito a rischio: i 4 pilastri per prevenire l’ipoacusia e proteggere l’udito nel tempo
L’ipoacusia, ovvero il calo della capacità uditiva, è un disturbo sempre più diffuso che può compromettere la comunicazione, l’equilibrio e la qualità della vita. Le cause possono essere molteplici: l’invecchiamento fisiologico dell’apparato uditivo, anomalie congenite, infezioni, effetti collaterali legati all’uso di farmaci o a stili di vita poco salutari. Ma tra i fattori più insidiosi c’è senza dubbio l’esposizione prolungata a rumori forti, spesso sottovalutata.
Prevenire l’ipoacusia è possibile, a patto di adottare comportamenti consapevoli e costanti. Ecco i quattro punti chiave da seguire per proteggere l’udito nel corso della vita.
1. Evita l’esposizione prolungata a rumori forti
Il nostro udito inizia a essere messo seriamente alla prova quando viene esposto a suoni superiori agli 85 decibel. Per comprendere meglio:
- Il fruscio delle foglie o il ticchettio di un orologio: circa 20 dB
- Una conversazione o un ambiente domestico tranquillo: tra i 40 e i 60 dB
- Il passaggio di un treno a distanza ravvicinata: circa 80 dB
- Martello pneumatico: 114 dB
- Decollo di un aereo: 140 dB
- Sparo ravvicinato: 160 dB
Oltre i 120 dB si entra nella cosiddetta “soglia del dolore”. In simili circostanze è comune percepire ronzii, fastidi o una sensazione di ovattamento dell’orecchio. “Anche se il danno non è sempre immediato, l’esposizione continua a rumori critici può compromettere l’udito nel tempo”. Basti pensare che un lavoratore esposto quotidianamente a oltre 85 dB per 40 anni ha una probabilità su due di sviluppare sordità in età avanzata.
La prevenzione deve iniziare fin da giovani, evitando l’esposizione a fonti sonore eccessive nei contesti quotidiani, come concerti, locali, trasporti pubblici rumorosi o l’uso smodato di cuffie ad alto volume.
2. Proteggi le orecchie con i dispositivi giusti
In ambienti particolarmente rumorosi – cantieri, fabbriche, aeroporti – è fondamentale indossare dispositivi di protezione auricolare, come:
- Inserti auricolari in espanso o su misura, che vanno inseriti correttamente nel condotto uditivo
- Cuffie antirumore, che devono coprire completamente l’orecchio senza lasciare spazi
“Un uso improprio può ridurre significativamente l’efficacia del dispositivo, abbassando l’attenuazione anche di 10 decibel”. È importante sapere che l’uso saltuario non è sufficiente: la protezione deve essere costante e corretta.
Anche in ambienti acquatici, come piscine o durante sport in acqua, è consigliabile l’uso di tappi personalizzati per prevenire infezioni, otiti o traumi causati dall’impatto con l’acqua.
3. Cura lo stile di vita e l’igiene dell’orecchio
Uno stile di vita salutare ha un impatto diretto sulla salute dell’udito. Ecco alcune buone abitudini da adottare:
- Praticare attività fisica regolare
- Ridurre o eliminare il consumo di alcol, fumo, zuccheri raffinati e caffeina
- Dormire a sufficienza e gestire lo stress
Sul fronte dell’igiene auricolare, è importante:
- Evitare l’uso dei cotton fioc nel condotto uditivo (rischiano di spingere il cerume in profondità)
- Limitarsi alla pulizia esterna con acqua e sapone
- Rivolgersi a un otorinolaringoiatra in caso di ostruzione o disturbi
Un aspetto spesso sottovalutato è l’uso prolungato di auricolari per la musica. La cosiddetta regola del 60/60 aiuta a proteggersi: “Non superare il 60% del volume massimo e non ascoltare per più di 60 minuti consecutivi”. Inoltre, meglio preferire le cuffie agli auricolari, perché meno invasive per il timpano.
4. Esegui controlli uditivi periodici
Il modo più efficace per prevenire o rallentare l’evoluzione dell’ipoacusia è sottoporsi a check-up regolari dell’udito, anche in assenza di sintomi gravi. I segnali da non sottovalutare includono:
- Ronzii o fischi (acufeni)
- Sensazione di ovattamento all’orecchio
- Vertigini o instabilità
- Difficoltà a seguire conversazioni, soprattutto in ambienti rumorosi
“Prima si individua un calo dell’udito, più efficace sarà la riabilitazione”. Tuttavia, le statistiche mostrano che trascorrono in media 7-10 anni tra i primi sintomi e la decisione di ricorrere a un apparecchio acustico. Un ritardo che può compromettere la qualità della vita e rendere più complesso il trattamento.
I controlli audiometrici sono particolarmente raccomandati a:
- Persone sopra i 50 anni
- Lavoratori esposti a rumori intensi
- Chi ha patologie all’orecchio in corso o pregresse
- Coloro che hanno casi di ipoacusia in famiglia
Proteggere l’udito significa proteggere la propria capacità di comunicare con il mondo. E se hai anche solo il sospetto di un calo uditivo, non aspettare: prenota un controllo specialistico e intervieni in tempo.
In Trentino Alto Adige si può contare sulla consulenza di Acustica Trentina per la prevenzione dell’udito. Cliccando sul link conoscerete l’indirizzo di tutte le filiali.
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