Via Kennedy diventa il baricentro del commercio cittadino a Laives. È quanto emerso dal confronto tra Confesercenti Alto Adige e l’assessora al commercio del Comune, Debora Pasquazzo, in un incontro che ha messo al centro il futuro del mercato settimanale e il rilancio del tessuto economico locale.

Alla riunione hanno preso parte il direttore provinciale Mirco Benetello e il funzionario per il settore ambulante e dei pubblici esercizi Mirko Bertoldi, che hanno sottolineato l’importanza strategica della decisione di spostare il mercato del giovedì lungo via Kennedy fino a settembre. Una scelta che coinvolgerà circa 35 banchi, distribuiti sulla principale arteria cittadina già animata da bar, ristoranti e negozi.

“Via Kennedy è il commercio di Laives – affermano Benetello e Bertoldi – e qualsiasi iniziativa che ne valorizzi il potenziale ha effetti positivi sull’intero ecosistema commerciale cittadino. Il mercato è da sempre motore economico e rito sociale. Portarlo nel cuore pulsante della città non è solo una scelta logistica, ma una strategia coerente con quanto accade anche in altre realtà italiane, dove i risultati sono incoraggianti.”

L’obiettivo è chiaro: creare sinergie tra commercio ambulante e attività fisse, generare nuovi flussi e rendere il mercato uno strumento di coesione e vivacizzazione urbana. In autunno, Confesercenti e amministrazione comunale si confronteranno per valutare gli effetti concreti di questa novità, in termini di affluenza, impatto sulle vendite e gestione degli spazi, anche alla luce della ripresa scolastica.

Durante l’incontro, Benetello ha anche lanciato una proposta culturale di ampio respiro, puntando su un elemento identitario forte della città: “Laives ha un tratto distintivo straordinario per tutto l’Alto Adige: la sua passione per il Carnevale.” Un patrimonio che, secondo Confesercenti, potrebbe diventare motore di eventi, serate a tema e iniziative culturali anche fuori stagione, contribuendo così alla promozione turistica e sociale della città.

“Siamo a disposizione per ogni riflessione che voglia dare nuova vita a questo patrimonio culturale.” Con queste parole, la proposta si apre a nuove visioni, in un dialogo che guarda al futuro non solo del commercio, ma dell’identità stessa di Laives.