Bolzano
Controlli antiterrorismo, denunce ai seggi e misure contro il degrado urbano

Un imponente piano di sicurezza ha interessato Bolzano e l’intera provincia in occasione della festività del 1° Maggio e del primo turno delle elezioni amministrative. Una mobilitazione straordinaria, voluta dal Questore Paolo Sartori, ha visto coinvolte tutte le forze dell’ordine per garantire l’ordine pubblico, la sicurezza dei cittadini e contrastare ogni forma di criminalità e degrado urbano.
L’operazione, scattata giovedì e proseguita per tutto il weekend, ha avuto carattere preventivo e repressivo, con particolare attenzione al rischio di azioni eversive e fenomeni di microcriminalità. Coordinata con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e concordata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, la strategia ha puntato a proteggere i luoghi sensibili del territorio: stazioni, edifici pubblici, luoghi di culto, musei e zone ad alta frequentazione turistica.
“In occasione della festività del 1° Maggio e del fine settimana successivo, parallelamente ai numerosi servizi di ordine pubblico predisposti in occasione delle varie manifestazioni che si sono susseguite in Città ed in varie parti della Provincia, sono stati effettuati specifici servizi interforze allo scopo di monitorare il territorio e prevenire episodi criminali ed atti eversivi”, ha dichiarato il Questore Sartori, sottolineando l’efficacia delle misure anche durante le operazioni elettorali.
Le elezioni si sono svolte in un clima generale di tranquillità, ma non sono mancate alcune criticità. A Merano, un uomo è stato sorpreso a scattare una foto alla scheda elettorale all’interno della cabina: denunciato dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato. A Bolzano, nelle scuole “Archimede”, un cittadino ha preteso di entrare nel seggio con il proprio cane, scatenando un acceso diverbio che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Il 51enne Z.P. è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale dopo aver insultato una poliziotta. Sempre a Bolzano, alcuni elettori hanno trovato modificato il proprio seggio di riferimento, ma il problema è stato risolto senza intoppi.
Sul fronte della sicurezza urbana, circa 50 operatori al giorno tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale hanno pattugliato le zone più sensibili del capoluogo. Le aree interessate sono state Viale Druso, Via Alto Adige, Parco delle Religioni, la Stazione ferroviaria e il Centro storico. Interventi mirati hanno riguardato anche i centri commerciali “CENTRUM” e “TWENTY”, nonché il parcheggio Laurin e le rive del Talvera e dell’Isarco, frequenti luoghi di rifugio per persone senza fissa dimora, alcune delle quali presenti illegalmente in Italia.
Durante le serate di venerdì e sabato si sono svolti i servizi “anti-movida violenta”, supportati anche dai militari dell’Operazione “Strade Sicure” e da reparti specializzati della Polizia di Stato. Gli agenti hanno effettuato controlli nei locali pubblici segnalati per problematiche di ordine pubblico, identificando i presenti e reprimendo eventuali fenomeni delinquenziali.
Controlli approfonditi sono stati effettuati anche in edifici abbandonati, in particolare in via Castel Firmiano, già teatro in passato di analoghe operazioni. Queste verifiche hanno confermato che tali strutture sono usate come rifugi occasionali, spesso da soggetti in posizione irregolare sul territorio.
I risultati parlano chiaro:
- 5 autobus di linea controllati
- 11 esercizi pubblici ispezionati
- Tutti i principali treni in arrivo e partenza controllati
- 6 posti di controllo stradali
- 112 veicoli identificati
- 312 persone controllate
Tra i 129 soggetti con precedenti penali o di polizia, sono scattati diversi provvedimenti amministrativi da parte del Questore:
- 5 fogli di via obbligatori per soggetti con precedenti, con divieto di ritorno a Bolzano per 4 anni
- 4 avvisi orali antimafia per persone in atteggiamenti o luoghi sospetti
- 4 ordini di espulsione per cittadini extracomunitari presenti illegalmente, con obbligo di lasciare l’Italia in 7 giorni
- 4 revoche del permesso di soggiorno per soggetti non più in possesso dei requisiti, con obbligo di uscire dal territorio nazionale entro 15 giorni
In sintesi, Bolzano ha affrontato un fine settimana di intensa attività di prevenzione e controllo, tra impegni elettorali e festività, riuscendo a garantire sicurezza e ordine pubblico grazie a un’azione coordinata e capillare.
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