Italia & Estero
Sammy Basso, il corpo donato alla scienza per combattere la progeria
La famiglia in contatto con l’Università di Padova per rispettare le ultime volontà di Sammy. Il suo contributo alla ricerca apre la strada a nuove terapie genetiche.
L’eredità di Sammy Basso, il giovane affetto da progeria scomparso di recente, non si ferma alla sua straordinaria vita. La sua famiglia sta valutando come rispettare l’ultimo desiderio di Sammy: donare il suo corpo alla scienza per continuare la lotta contro la rara malattia che lo aveva colpito. Il Centro di Donazione del Corpo e Biobanca dell’Università di Padova, già contattato, attende una decisione definitiva. «Siamo un centro di riferimento nazionale – afferma Raffaele De Caro, responsabile del Centro e docente di Anatomia – e siamo pronti a mettere le nostre competenze a disposizione. La decisione finale spetta alla famiglia».
Un impegno scientifico che non si ferma
Sammy Basso non è solo ricordato per la sua battaglia personale contro la progeria, ma anche per il suo straordinario contributo al progresso scientifico. L’Università di Padova, dove ha conseguito due lauree con lode, una delle quali in biologia molecolare, è stata il fulcro della sua attività accademica e di ricerca. Era un docente stimato, intervenendo in seminari e condividendo le sue profonde conoscenze con studenti e colleghi. «Sammy è stato uno dei nostri migliori studenti, dotato di una passione e una curiosità fuori dal comune», ricorda Francesco Argenton, presidente del corso di laurea in Biologia e suo professore. «Il suo entusiasmo era contagioso, e la sua saggezza ha ispirato tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo».
Le fondamenta di una cura futura
Sammy Basso non era solo un paziente, ma un vero scienziato. I suoi studi sulla progeria, pubblicati su riviste internazionali di alto profilo come Nature Medicine, hanno aperto nuove prospettive per il trattamento di questa malattia rara. «Ha gettato le basi per una terapia genetica che potrebbe, in futuro, alleviare i sintomi della progeria e allungare la vita dei pazienti», spiega Argenton. I suoi risultati, citati da oltre 100 ricercatori in tutto il mondo, rappresentano un patrimonio scientifico di inestimabile valore che continuerà a guidare la ricerca nei prossimi anni.
Anche se una cura definitiva non sembra vicina, il lavoro di Sammy traccia una strada chiara per la comunità scientifica. Il suo contributo, sia in vita che attraverso la sua possibile donazione postuma, potrebbe fare la differenza per migliaia di persone affette da questa malattia devastante.
Sammy Basso ha dimostrato che la scienza, quando spinta dalla passione e dall’amore per la vita, può superare anche le sfide più ardue.
-
Bolzano2 settimane fa
Bolzano, furto al Decathlon: giovane bloccato dalla sicurezza e denunciato dai Carabinieri
-
meteo2 settimane fa
L’inverno fa capolino in Alto Adige: prime nevicate e previsioni per i prossimi giorni
-
Italia & Estero19 ore fa
Amazon testa i droni per le consegne: primo volo nei cieli d’Abruzzo
-
Valle Isarco20 ore fa
Maxi operazione a Fortezza: controlli su residenti, affitti e sostanze stupefacenti
-
Trentino2 settimane fa
Valanga sul massiccio dell’Ortles: due giovani scalatori salvati in extremis lottano per la vita
-
Bolzano Provincia3 giorni fa
Albero sradicato e trascinato per centinaia di metri da un camionista “distratto”
-
Italia & Estero1 settimana fa
Tregua in Libano: c’è il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah dopo due mesi di guerra
-
Italia ed estero1 settimana fa
Lo sciopero generale del 29 novembre: una risposta al disagio sociale ed economico in Italia
-
Alto Adige2 settimane fa
Alto Adige, l’arma dei carabinieri contro la violenza sulle donne
-
Trentino1 settimana fa
Lupo investito a Predazzo
-
Bolzano2 settimane fa
Bolzano, aggredito un equipaggio della Croce Rossa: arrestato l’assalitore
-
Alto Adige7 giorni fa
Dimentica il fucile dopo la caccia: denunciato per omessa custodia