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Bolzano

Giovane abusata: è caccia agli aggressori. Vicini all’isolamento del dna e pronto un identikit

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Proseguono senza sosta le indagini per individuare gli aggressori della 15enne studentessa violentata a Bolzano negli scorsi giorni.

L’abuso si è consumato sulla pista ciclabile del lungo Isarco nel capoluogo in pieno giorno, all’altezza del “ponte giallo”, indicato da tempo come zona a rischio per l’incolumità di passanti e ciclisti.

Nel frattempo sembra ci si stia avvicinando all’isolamento del dna di uno dei due stranieri responsabili dell’assalto alla giovane, che al momento si trova ancora ricoverata in stato di shock all’ospedale San Maurizio di Bolzano.

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Già alcuni campioni sono stati inviati al reparto della polizia scientifica di Padova. Assieme all’analisi biologica, sarebbe stato realizzato anche un identikit del probabile stupratore.

Dei due orchi, il primo l’avrebbe colpita in pieno volto dandosi poi alla fuga mentre il secondo, responsabile materiale della violenza, l’avrebbe trascinata in una zona di vegetazione appartata e li avrebbe abusato di lei.

Sequestrate la bicicletta e i vestiti della ragazza sui quali è stato rilevato il liquido organico che forse ora permetterà agli inquirenti di trovare il responsabile dell’abuso il quale non è escluso possa aver lasciato il capoluogo.

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Sebbene non fossero presenti telecamere di videosorveglianza nella zona, le Forze di Polizia stanno concentrando l’attenzione sui filmati ripresi da altri apparecchi nelle vicinanze, che potrebbero aiutare a intercettare la direzione della probabile fuga.

Le ricerche si concentrano intanto nelle zone più critiche della città, nelle aree ferroviarie e a bordo dei treni.

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