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Alto Adige

Servizi postali, no alla retromarcia sulla liberalizzazione

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Siamo del tutto contrari al tentativo di affondare la liberalizzazione delle notificazioni degli atti giudiziari e delle violazioni al Codice della strada veicolato in un sub-emendamento al Decreto Sblocca-cantieri”.

Lo afferma Claudio Corrarati, presidente di CNA Trentino Alto Adige.

A quasi due anni dall’abrogazione del regime di esclusiva a Poste Italiane di questi servizi, che avevamo accolto con favore – prosegue la CNA regionalela liberalizzazione del mercato della comunicazione a mezzo posta è rimasta praticamente sulla carta. Solo di recente, il ministero della Giustizia ha reso noto le linee guida per le modalità di svolgimento dei corsi di formazione del personale addetto alle notifiche.

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Linee guida che comunque risultano in più parti poco chiare e che necessitano di attuazione, soprattutto per quanto riguarda l’intervento degli uffici giudiziari nelle attività formative”.

Di conseguenza – rileva la CNA – tante realtà imprenditoriali che operano con professionalità, rigore e diligenza nel campo delle notifiche postali si sentono in mezzo al guado e sono a rischio migliaia di posti di lavoro.

Per di più, approfittando del Decreto Sblocca-cantieri, in discussione al Senato, c’è chi vuole addossare agli operatori postali privati nuovi, e aggiuntivi, oneri.

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Ci appelliamo al governo, alla maggioranza e ai parlamentari, anche quelli del Trentino Alto Adige – conclude il presidente Corrarati – perché, invece di pensare a nuovi paletti, adottino ogni iniziativa utile a rendere effettiva l’offerta al pubblico dei servizi di notificazione a mezzo posta da parte di tutti i titolari di licenza individuale speciale, ora impossibilitati a svolgere concretamente l’attività”.

CNA Agenzie di recapito rappresenta la quasi totalità delle imprese private italiane del settore.

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