Benessere e Salute
Affetta da un tumore al polmone, ora sta bene grazie una moderna terapia oncologica
Anna Schweigkofler, 89 anni, contadina di Barbiano, sembra più giovane rispetto alla sua età anagrafica: ha mantenuto intatte lucidità e allegria. Mostra orgogliosamente una foto in cui è ritratta con un enorme mazzo di fiori, mentre è seduta sulla panca della sua stube rivestita di legno, nell’angolo proprio sotto al crocifisso.
Con modi cordiali, spiega che ha preparato la composizione floreale tutta da sola come dono di ringraziamento per il “suo” dottor Spizzo. Infatti, ad ogni visita presso l’Ospedale di Bressanone, l’anziana signora gli portava i fiori del suo giardino. È grazie a lui se sta di nuovo così bene, che può vivere nella sua fattoria e godersi i fiori e le piante che ama tanto. Per sua nipote Erika va bene così. Aiuta regolarmente la sua “Nanndl”, le va a prendere le medicine e la accompagna alle visite di controllo.
Lo scorso ottobre, ricordano entrambe, Anna aveva forti dolori, si sentiva debole e soffriva d’inappetenza. All’Ospedale di Bressanone scoprirono che aveva un tumore ai polmoni e che al loro interno si era accumulata una grande quantità di liquido. Dopo averle drenato i polmoni, l’anziana fu dimessa nei giorni successivi.
Le sue condizioni, però, sono tornate improvvisamente a peggiorare, tanto da dover subire un altro ricovero. La signora Anna era certa che non sarebbe vissuta abbastanza per vedere i suoi fiori sbocciare la primavera successiva.
Con la nuova terapia è davvero rifiorita – La paziente è stata nuovamente presa in cura all’Ospedale di Bressanone, dove ha effettuato ulteriori esami. Quel periodo non è stato facile per lei. Come se non bastasse, si è ammalata anche di Covid, quando l’unica cosa che desiderasse davvero era tornare a casa. Gilbert Spizzo, oncologo dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, ha scoperto la tipologia di tumore ai polmoni della quale soffriva Anna che, nonostante le gravi condizioni, non aveva mai perso la sua grande voglia di vivere. Secondo il medico, era il caso di optare per una terapia target con un farmaco in grado di aiutare miratamente a spegnere il gene difettoso del tumore.
“Dico sempre che quelle pillole sono il mio tesoro perché mi hanno aiutato immediatamente”, afferma Anna. Ora, deve prendere il farmaco quotidianamente e sempre alla stessa ora. Con la nuova terapia, “Nanndl” è davvero rifiorita, spiega Erika.
Fortunatamente, non ha avuto nessuno dei temuti effetti collaterali e, giorno dopo giorno, ha preso a sentirsi sempre meglio. Per la sua famiglia, è stata una sorta di miracolo. L’ultima risonanza magnetica, poi, ha confermato che il tumore era addirittura regredito. L’anziana contadina poteva tornare a leggere il giornale ogni giorno e ad ascoltare le funzioni religiose alla radio. Era nuovamente in grado di svolgere attività semplici come lavare i piatti o riordinare la cucina. Poteva ricominciare a trascorrere tanto tempo nel suo giardino tra i fiori e le piante.
“Sono molto felice” – Circa ogni quattro settimane, Erika accompagna la zia a fare gli esami all’Ospedale di Bressanone. In Day Hospital, nonostante l’età avanzata, è una delle pazienti che sta meglio. “Sono molto felice –, sottolinea con brio Anna –. Devo solo fare gli esami del sangue e quelli ai polmoni e poi posso tornare a casa. Vorrei dire espressamente un grande Dio vi benedica al dottor Spizzo” ringrazia l’anziana, senza dimenticare tutto il team del Reparto di Oncologia, che accoglie sempre con tanta gentilezza, lei, i suoi familiari e tutte le persone che l’assistono affinché possa continuare a vivere nel suo bel maso. Perché “stare a casa propria vale oro”.
Anche Erika è felice che la sua “Nanndl” stia così bene. Come figlia illegittima ha avuto un’infanzia difficile. Nella vita, ha sempre dovuto lavorare sodo e sopportare diversi rovesci del destino. Perciò ha salutato con sollievo il fatto che, grazie alla nuova terapia, la zia a cui vuole tanto bene possa godersi di nuovo la quotidianità immersa nel suo paradiso variopinto di fiori e di piante rigogliose.
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