Val Pusteria
Falso no profit scoperto in Alto Adige: oltre un milione di euro non dichiarato
Un’operazione della Guardia di Finanza di Brunico ha portato alla luce un sistema evasivo orchestrato da un ente formalmente no profit che in realtà operava come una vera e propria impresa commerciale nel settore turistico. L’indagine ha riguardato un organismo che, beneficiando di agevolazioni fiscali riservate agli enti senza scopo di lucro, gestiva un servizio di noleggio attrezzature in una nota località turistica della Provincia di Bolzano.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, l’ente ha omesso di dichiarare una parte rilevante dei suoi introiti, determinando un’evasione complessiva superiore al milione di euro. La circostanza più grave è l’uso improprio della qualifica di ente non commerciale per ottenere indebitamente trattamenti fiscali preferenziali. Le verifiche delle Fiamme Gialle hanno incluso l’analisi delle scritture contabili e il confronto tra i ricavi effettivi derivanti dall’attività di noleggio e le dichiarazioni fiscali depositate.
Il caso mette in evidenza il confine spesso sottile tra attività non profit e iniziative economiche svolte in forma associativa: quando il servizio diventa stabile, organizzato e volto alla produzione di reddito, scatta l’obbligo di rispettare la normativa fiscale prevista per le imprese. Nel caso specifico, la qualificazione come ente non commerciale è risultata strumentale e finalizzata a ottenere agevolazioni non spettanti.
Al termine degli accertamenti, il responsabile dell’ente è stato segnalato all’Autorità giudiziaria per le ipotesi di violazioni fiscali e reati connessi. La segnalazione costituisce il passo formale che apre la strada a eventuali azioni penali e al recupero delle imposte evase. Le misure adottate dalla Guardia di Finanza rientrano nel più ampio quadro di contrasto all’evasione fiscale in Alto Adige, dove gli organi di controllo intensificano i controlli sulle realtà associative che svolgono attività economiche mascherate.
Le verifiche condotte a Brunico confermano l’attenzione delle autorità verso pratiche elusive che danneggiano la concorrenza e sottraggono risorse al sistema fiscale. Pur non risultando al momento dettagli ulteriori sull’identità dell’ente coinvolto né sulla specifica tipologia di attrezzature noleggiate, l’episodio sottolinea la necessità di trasparenza contabile e di una rigorosa distinzione tra attività di utilità sociale e impresa commerciale.
Per cittadini e autorità locali, l’evento rappresenta un richiamo a vigilare sul rispetto delle regole fiscali e a sostenere le verifiche che proteggono le realtà associative genuine. La lotta all’evasione resta una priorità per tutelare le entrate pubbliche e garantire condizioni di concorrenza corrette nel comparto turistico dell’Alto Adige.
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