Coronavirus, il virologo: «Al mare più rischi. Quest’estate meglio la montagna”

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Come per tutte le virosi respiratorie, con il caldo ci si aspetta un’attenuazione del contagio, che però non sparirà del tutto.

Lo afferma Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive, rispondendo alle domande del quotidiano Il Mattino di Napoli.

Per Andreoni l’attenzione va tenuta sugli asintomatici o sui cosiddetti ‘casi striscianti’ più o meno manifesti, che poi determinino un’improvvisa esplosione difficilmente controllabile.

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“Il rischio che non dobbiamo correre nella fase 2 è permettere al virus di camminare senza poterlo controllare in attesa che arrivi il vaccino“, afferma.

Per quanto riguarda le vacanza, il virologo consiglia la montagna piuttosto che il mare perché “lì il distanziamento è più semplice mentre in spiaggia è quasi normale un’alta concentrazione di persone. Il mare può avere i suoi vantaggi ma allo iodio è bene preferire, di questi tempi, il poco assembramento“.

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