Ex private banker indagato per truffa milionaria: “Mai sottratto denaro”

“Al massimo si può parlare di una falsa rappresentazione della realtà.” Si difende dalle accuse dietro a queste parole Moreno Riello, il 64enne ex private banker bolzanino, finito al centro di un’inchiesta della Procura di Bolzano per una presunta truffa ai danni di numerosi clienti facoltosi.

L’uomo, sospeso dall’Albo dei consulenti finanziari, è accusato d’aver prospettato rendimenti milionari del tutto irrealistici, con un presunto ammanco che potrebbe arrivare fino a 130 milioni di euro.

“L’idea che mi sono fatto su questa vicenda è che non ci sia stata alcuna sottrazione di denaro” la dichiarazione raccolta dalla stampa locale.

Il legale ha inoltre smentito che il suo assistito abbia lasciato l’Italia, ma nel frattempo emergono ulteriori dettagli sulla vicenda.

Secondo l’Albo dei consulenti, Riello avrebbe millantato guadagni straordinari non supportati da riscontri reali, ingannando così numerosi clienti attratti da investimenti apparentemente sicuri e altamente redditizi.

La banca Intesa Sanpaolo Private Banking, ex datore di lavoro dell’indagato, ha confermato ad un’emittente locale d’aver presentato querela già lo scorso maggio, dopo aver condotto una propria indagine interna.

“Sono stati accertati comportamenti illeciti da parte dell’ex dipendente” ha fatto sapere la società, specificando che è in corso un confronto diretto con la clientela coinvolta “per fornire chiarimenti e risolvere ogni singolo caso, nell’interesse dei clienti e della banca stessa.”

L’inchiesta è ancora in fase preliminare, ma la mole delle cifre in gioco e il numero potenzialmente elevato delle presunte vittime rendono questo caso uno dei più rilevanti scandali finanziari mai emersi in Alto Adige.