Silandro non è il Sudafrica: la protesta dei consiglieri comunali di STF: “Dalla Giunta misure irragionevoli”

Pubblicità

I consiglieri di Süd-Tiroler Freiheit a Silandro protestano contro la ‘blindatura’ dell’intero territorio comunale che da domani (1 marzo) sarà dichiarato zona ultra rossa assieme a Malles, Silandro, San Leonardo in Passiria, Merano, Tirolo, San Martino in Passiria, Moso, Rifiano e Parcines.

“Molti cittadini di Silandro ci hanno contattato e hanno espresso il loro disappunto per le imminenti restrizioni. Come rappresentanti eletti del popolo, ci esprimiamo anche noi chiaramente contro questa decisione“, fanno sapere Peter Raffeiner, Esther Tappeiner e Christian Tappeiner in una nota pubblicata sul sito ufficiale del partito.

“Non capiamo quale piano intenda realizzare la giunta provinciale con tale confinamento, dato che finora sarebbe stato rilevato un solo caso della cosiddetta ‘variante sudafricana’. Il fatto che sempre più comunità locali siano colpite dal virus o dalle sue mutazioni dimostra anche che mettere i lucchetti non serve più a niente.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Chiunque voglia entrare o uscire per motivi di lavoro dall’area comunale deve testarsi già da domenica. Altri comuni hanno avuto un tempo molto più lungo per organizzare i test, eppure c’erano folle di persone e ore di attesa. Un caos come quello di Malles non deve ripetersi a Silandro!“.

E ancora: “La pandemia non deve essere sottovalutata, ma devono essere prese misure ragionevoli e pratiche. Gli altoatesini non devono più essere trattati come detenuti che vengono rinchiusi a piacimento. Il fatto che circa 7.000 cittadini siano semplicemente privati dei loro diritti civili è inaccettabile!

Invece di imporre chiusure caotiche e sigillare l’intero Alto Adige, i vertici provinciali dovrebbe espandere in modo massiccio il sistema di tracciamento e offrire test gratuiti. Nel Tirolo del Nord, i test gratuiti sono offerti alla popolazione nelle farmacie e in stand lungo le vie delle città, così come in centinaia di studi medici. Un metodo non coercitivo che funziona moto bene”.

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano