Società
Il Park Fiume non si farà. M5S: “Cancellata brutta pagina di scelte sbagliate”
Troppi rischi per il progetto interrato sotto i prati del Talvera: il parcheggio sotterraneo alla fine non si farà.
Cancellato dalle varianti sostanziali che ridisegnano il piano regolatore di Bolzano, il progetto Park Fiume esce definitivamente di scena.
Una decisione presa dall’amministrazione comunale a conclusione di un lungo percorso fatto di polemiche, revisioni e ripensamenti, che sta piacendo a molti. Anche al MoVimento 5Stelle che fin dall’inizio di questa battaglia, si legge in un comunicato, “ha dato voce ai cittadini rappresentando le loro istanze e sostenendone le iniziative“.
“E’ purtroppo raro che i cittadini che si mobilitano, formano comitati, raccolgono sottoscrizioni, si informano ed informano, poi riescano ad ottenere quello che chiedono e ciò per cui si battono – affermano i rappresentanti del M5S altoatesino – . Però c’è una timida inversione di tendenza che anche questo epilogo può confermare. Il sindaco e la maggioranza del governo della città di Bolzano hanno finalmente cancellato una brutta pagina fatta di scelte sbagliate.
Scelte prese dalla precedente amministrazione, sotto la spinta di corporazioni più che da valutazioni ponderate nel rispetto del bene pubblico. I numerosi pareri negativi da parte di Comune e Provincia hanno giustamente evidenziato con il tempo le criticità e incognite di questo progetto“.
La storica passeggiata sull’argine del torrente Talvera, quel bene pubblico che volevano diventasse la superficie di un garage interrato a ridosso del fiume, per i 5S oggi non è più in pericolo.
L’opzione Park Fiume è “una scelta pericolosa agli occhi di tutti. Sono state raccolte 8000 firme e la passeggiata è stata presidiata il venerdì di ogni settimana (per anni) da un manipolo di indomabili cittadini, piccoli Davide (contro Golia ndr) del 3°millennio”.
“Il lieto fine deve però insegnare che con l’informazione, il coinvolgimento e usando strumenti di partecipazione civica come i referendum e le consultazioni, ben regolate da un’ informazione paritaria, si potrebbero risparmiare tempo, denaro e ottimizzare le scelte politiche. E’ tempo che vengano migliorati gli strumenti della Democrazia diretta della città per chiedere alla politica di interpellare i cittadini e non sempre e solo calare dall’alto decisioni prese al tavolo di pochi“.
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