Alto Adige
Assunzione di 25 nuovi portalettere in Alto Adige: possiibili trattative sugli orari di lavoro
Il nuovo modello di gestione del servizio di recapito da parte di Poste Italiane sta creando diverse discussioni anche in Alto Adige.
Il tutto in virtù dell’accordo siglato nell’aprile del 2017, che garantisce il rispetto di standard elevati nella consegna su tutto il territorio altoatesino in cambio dell’assunzione, da parte della Provincia, di una serie di oneri finanziari.
Per questo motivo, il presidente Arno Kompatscher ha partecipato ad un incontro con i responsabili del servizio di recapito per il Triveneto e per l’Italia, sottolineando che “l’obiettivo principale dell’accordo stipulato è quello di garantire la consegna quotidiana e puntuale dei prodotti postali in tutto l’ Alto Adige“.
Il Landeshauptmann ha ribadito a Poste Italiane la richiesta di “garantire un servizio efficiente e capillare, indipendentemente dai cambiamenti nel modello di gestione delle consegne. Per la Provincia di Bolzano si tratta della conditio sine qua non per dare il via ai pagamenti previsti dall’accordo del 2017 che, proprio per questo motivo, non sono ancora stati liquidati“.
Il primo passo concreto, da questo punto di vista, è stato raggiunto con l’assicurazione di Poste Italiane di potenziare il servizio locale di recapito tramite l’assunzione di altri 25 portalettere con contratto a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda, invece, le modifiche degli orari di lavoro di coloro che effettuano le consegne, e che tante critiche stanno sollevando, dall’incontro è emerso che si tratta del risultato di un accordo stipulato a livello nazionale con i sindacati di categoria.
A livello locale le organizzazioni sindacali possono aprire una trattativa per cambiare e migliorare le condizioni rispetto al modello attualmente in vigore, “ma si tratta di un accordo tra azienda e rappresentanti dei lavoratori sul quale la Provincia ovviamente non può immischiarsi“.
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