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Politica

Contributi comunali ad associazione finanziata da Soros per gli immigrati al confine del Brennero

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A Bolzano 5mila euro di contributi comunali sarebbero stati dati ad un’associazione finanziata da Soros per monitorare il confine del Brennero.

Si legge in una nota delle tartarughe frecciate:

Nonostante il voto contrario di CasaPound che ha seguito un duro intervento del consigliere comunale di Cpi, Andrea Bonazza, contro l’associazione dei Verdi, la commissione cultura del Comune di Bolzano ha elargito i contributi pubblici alla Fondazione Alexander Langer.

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A differenza degli altri membri della commissione – spiega Bonazza – ho studiato attentamente documentazione, bilanci, sito e rivista della Fondazione Langer, scoprendo questioni a dir poco sconcertanti. Ho attaccato i vertici dell’associazione provando a far comprendere ai consiglieri che mentre il buon Langer, figura che ho sempre rispettato per il suo grande impegno in campo ecologista, percepiva fondi pubblici per fare politica, la suddetta associazione scippa invece 5mila euro dai fondi destinati alla cultura per fare palesi campagne politiche e immigrazioniste“.

Leggendo “ProEuropa“, la rivista della Fondazione Langer, si può scoprire che tra le sue pagine, a parte qualche articoletto su Langer ed ecologia, non vi è assolutamente nulla di culturale, ma bensì dei manuali sull’importanza di favorire e incentivare l’immigrazione, abbattere ogni confine, offrire aiuto agli immigrati che intendono passare da clandestini la frontiera del Brennero, opporsi a Lega, destre, populismi e sovranismi, tornare ad una sinistra capace di dialogare con il popolo e mille altre manfrine dai chiari contenuti politici lontani anni luce dal concetto stesso di cultura.

Tra le attività della fondazione Langer, sono molteplici le iniziative condotte in stretta collaborazione con Antenne Migranti, gruppo che annovera tra le sue fila centri sociali ed estrema sinistra del Trentino Alto Adige.

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Sono stati molti i casi in cui la rete di Antenne Migranti ha sollevato durissime critiche al Comune di Bolzano e all’ex assessore alle attività sociali Sandro Repetto, per, a loro dire, aver intrapreso scarse iniziative per il benessere degli immigrati, arrivando addirittura a minacciare politicamente le istituzioni.

Ma non finisce qui; come racconta il consigliere di CasaPound, andando sul sito web del sodalizio verde si scopre che parte dei finanziamenti arrivano direttamente dalla Open Society Fondation, organizzazione multinazionale il cui fondatore, nonché legale rappresentante, è il magnate naturalizzato americano George Soros.

Come si legge dai bilanci della Langer, la OSF finanzia infatti con 24.000 euro le attività di monitoraggio del confine del Brennero e l’aiuto ai migranti per passare clandestinamente la frontiera.

Tra le 30 persone più ricche al mondo, Soros è lo speculatore che da anni finanzia il Partito Democratico statunitense, movimenti e “rivoluzioni” colorate in ogni parte del mondo, movimenti blasfemi come le Femén, attacchi diretti all’Italia affossando la Lira nel “mercoledì nero” del 1992, fino ad arrivare alle ben note azioni di pirateria delle Ong nel Mediterraneo, alle primavere arabe e alle campagne eversive di boicottaggio ai governi occidentali sovranisti che lo hanno portato ad essere messo fuorilegge addirittura nel suo paese natìo, ovvero l’Ungheria.

Approfondendo maggiormente con ricerche incrociate, si può scoprire ancora che la Fondazione Alexander Langer di Bolzano ha la sua sede legale in via Bottai 5, ovvero allo stesso indirizzo del partito altoatesino dei Verdi.

Un caso? Non credo proprio – continua Bonazza – infatti il fondatore dell’associazione, Edy Rabini, amico intimo del povero Langer, è guarda caso il padre naturale di Chiara Rabini, consigliere comunale dei Verdi e referente per il Comune di Bolzano sulle politiche migratorie“.

Al termine della lunga discussione che mi ha visto accanito oppositore a questi 5.000euro alla Fondazione Langer, come se non importasse nulla a nessuno, la commissione ha votato a favore di questo contributo pubblico con i soli voti contrari di Andrea Bonazza di CasaPound e dell’onorevolr leghista Filippo Maturi“.

Astenuti Sabrina Bresadola del Movimento 5 Stelle e Gabriele Giovannetti del centrodestra Uniti per Bolzano di Urzì, mentre a favore hanno votato Sylvia Hofer della SVP, Franca Berti e Claudio Della Ratta del PD, Nicole Mastella di IostoconBolzano, lista civica dell’assessore Angelo Gennaccaro, e ovviamente i Verdi con Tobias Planer.

In una nota CasaPound Bolzano annuncia di non arrendersi a “questa ingiustizia che toglie soldi alle vere associazioni culturali, per metterli nei tentacoli del magnate internazionale tramite le sue mille associazioni affiliate e, insieme agli avvocati del movimento, stiamo vagliando l’ipotesi di ricorrere a vie legali, consegnando un esposto in Procura e portando all’attenzione del Ministro degli Interni, Matteo Salvini, il fatto compiuto che un organizzazione sovranazionale come la Open Society, finanzi attività di monitoraggio lungo i confini nazionali, incentivando il reato di immigrazione clandestina tra i paesi europei“.

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