Società
No aiuti pandemici per evasori fiscali e chi danneggia il clima, associazione consumatori Robin scrive a Draghi
Un anno di pandemia ci ha insegnato che le autorità pubbliche dovrebbero proteggere i loro cittadini in modo risoluto e con tutti i mezzi. Tuttavia, la politica degli aiuti sta sollevando dubbi. Gli aiuti ai piccoli e medi imprenditori sono erogati con lentezza, mentre i grandi sono stati sostenuti, rapidamente e fin dall’inizio, con soldi dei contribuenti. Già nell’aprile 2020, l’associazione di consumatori Robin ha chiesto al Governo italiano, con una petizione urgente, che vengano stabilite regole chiare, affinché chi chiede un sostegno pubblico a seguito della crisi Covid non possa distribuire utili sottoforma di dividendi agli azionisti e bonus ai manager. La richiesta era stata accolta come in altri paesi europei.
Ma l’emergenza, purtroppo, non è ancora finita. Le nuove ondate pandemiche e le varianti del virus hanno fatto rivedere al ribasso le stime di tutte le economie, rispetto a quelle dell’autunno scorso. Di conseguenza bisogna attrezzarsi per poter affrontare una crisi Covid ancora più ampia, con regole che si applicano a tutti, a piccole e grandi aziende e gli aiuti non possono essere concessi a evasori fiscali e a chi danneggia il clima.
Pertanto, l’associazione di consumatori Robin ha lanciato nuovamente un appello al Governo per chiedere regole chiare e trasparenza. Nel frattempo, grazie alla presidenza portoghese, è stato fatto un passo in avanti nell’UE per quanto riguarda l’applicazione del cosiddetto Country-by-Country-Reporting. Questo reporting significa che le multinazionali saranno obbligate a rivelare l’ammontare dei profitti nei paesi in cui operano e, soprattutto, quante tasse pagano e dove. Si tratta di una pietra miliare nella lotta contro l’elusione fiscale e per una maggiore trasparenza, dato che il fisco non dovrà più attendere le rivelazioni degli informatori o di giornalisti investigativi.
Ecco l’appello al Governo
“Egregio Presidente del Consiglio Mario Draghi,
egregio Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco,
egregio Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti,
anche il nuovo Governo vuole sostenere le aziende in crisi con notevoli aiuti pubblici, al fine di rendere socialmente ed economicamente sostenibili gli effetti negativi causati dalla pandemia. In quest’ambito anche le imprese che danneggiano il clima o evadono/eludono le tasse riceveranno aiuti e questo non dovrebbe accadere! Solo chi paga le tasse onestamente e prende sul serio la protezione del clima dovrebbe, invece, ricevere i sostegni previsti.
Perciò chiediamo che le imprese ricevano sostegni solo se:
➔ non spostano i profitti verso centri finanziari ombra o paradisi fiscali e, per dimostrarlo, devono rivelare la loro struttura proprietaria, rendere trasparenti eventuali spostamenti di profitti (“country-by-country reporting”) e non evadare le tasse,
➔ non pagano bonus e dividendi ai loro membri dei consigli di amministrazione e agli azionisti,
➔ presentano un piano vincolante di protezione del clima che li vincola all’obiettivo degli 1,5 gradi dell’accordo di Parigi sul clima.
Infatti, non possiamo permetterci di sostenere, con ingenti risorse monetarie, gli evasori fiscali e chi non protegge il clima. Affinché gli aiuti governativi raggiungano gli obiettivi desiderati, le aziende devono dunque dimostrare di essere amministratori responsabili del denaro dei contribuenti e questo vale anche per le società nei settori dei trasporti (ferroviario, aereo, marittimo), dell’industria e del turismo.
Come requisito minimo di trasparenza tutti i beneficiari di aiuti, sia nazionali che regionali, dovrebbero essere iscritti in un registro degli aiuti Covid, ma non come è stato fatto per il registro degli aiuti di stato, perchè è assolutamente necessario capire bene chi riceve, quanto riceve e per che cosa“.
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