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Politica

Silandro, assalto alla Caserma Druso, Urzì: no alla cancellazione della storia a colpi di ruspa

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Il colpo di mano del Sindaco di Silandro che nottetempo ha dato arbitrariamente avvio alla demolizione della Caserma Druso di Silandro è inaccettabile. Bene ha fatto la Sovrintendenza a bloccare le ruspe.

Censurabile, se sarà confermato che l’avvio dei lavori è avvenuto in assenza delle necessarie autorizzazioni, il comportamento del sindaco Pinggera che in questo caso ne dovrà rispondere personalmente.”

Lo afferma in una nota stampa il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia e neodeputato Alessandro Urzì che ha depositato in queste ore un’interrogazione urgente sul tavolo del Presidente della Provincia Arno Kompatscher per chiedere lo stop definitivo alla demolizione.

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In Alto Adigerileva Urzì è da tempo che è stata avviata un’occulta operazione di cancellazione di tutto quello che rappresenta la presenza italiana sul territorio e l’abbattimento della caserma Druso rientra in quest’ottica talebana e iconoclasta.

Pregevoli edifici di valore storico vengono sostituiti da cubi di cemento impersonali e sradicati dalla storia di questa terra.

Quello che sconcerta in questo caso è il modus operandi del Sindaco che ha fatto intervenire le ruspe di notte, senza informare nemmeno il Consiglio comunale e mentre ancora erano in corso le valutazioni degli Uffici provinciali per determinare il valore storico ed artistico della caserma ed in particolare della bellissima facciata in marmo di Covelano della palazzina Comando.”

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Chiederemo conto in tutte le sedi opportune, anche giudiziarie, dell’operato del Sindaco Pinggera e se sarà acclarato che avrà agito senza averne titolo, dovrà essere chiamato a risarcire di tasca sua il danno arrecato non solo alla caserma Druso, ma a tutta la comunità italiana altoatesina.”

“La storiaconclude Urzìva raccontata, spiegata, contestualizzata. Non cancellata a colpi di ruspa.”

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