Bolzano Provincia
Val di Braies, modello di turismo sostenibile: traffico regolamentato e meno affollamento al lago
L’Alto Adige ha trovato il modo per far si che il fatto del mostrare le bellezze naturali possa andare a braccetto con la sostenibilità.
Il modello da imitare parte dalla Val di Braies e il suo notissimo lago, negli ultimi anni diventati un esempio virtuoso di gestione del turismo di massa, o overtourism come si usa dire nello slang moderno.
Da quattro anni (2021), infatti, l’accesso alla valle durante l’estate è regolato da un sistema di prenotazione obbligatoria per chi intende arrivare in auto. Misura, come confermato dai dati e dalle testimonianze, che sta dando i propri frutti.
Nel bimestre tra il 10 luglio e il 10 settembre, dalle 9.30 alle 16, la valle si raggiunge in auto solamente previa prenotazione online, con posti limitati.
La parte terminale della valle, in particolare l’area attorno al Lago di Braies, è accessibile esclusivamente a piedi, in bicicletta o tramite i mezzi pubblici messi a disposizione. I residenti, naturalmente, dispongono di permessi specifici per il transito.
Durante un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, l’assessore provinciale al Turismo, Luis Walcher, ha potuto constatare da sé l’efficacia di questo sistema.
“Il modello con sistema a slot e obbligo di prenotazione si è dimostrato efficace e può servire da esempio per altre zone molto frequentate dell’Alto Adige, come il Seceda” ha dichiarato poco più tardi dell’incontro avuto con Friedrich Mittermair, il sindaco di Braies.
Egli ha però messo bene in evidenza come l’introduzione del sistema non sia stata priva di ostacoli. “All’inizio non è stato facile, la barriera d’accesso è stata spostata più volte perché la posizione iniziale non era adatta – la spiegazione –. Ma oggi possiamo dire che i risultati sono positivi.”
In questo senso, anche la popolazione locale si apprende dell’aver accolto favorevolmente le misure adottate. La regolazione del traffico ha dato la possibilità di contenere il flusso turistico e di ridurre il sovraffollamento nella zona del lago, una delle mete più iconiche e fotografate della regione.
“È fondamentale coinvolgere da subito le comunità locali nei processi decisionali, tenendo conto delle loro esigenze – la sottolineatura di Walcher –. Solo così è possibile pianificare in modo sostenibile e con il consenso del territorio.”
Il caso di Braies, con il proprio mix di bellezza naturale, innovazione nella gestione ed attenzione per le esigenze dei residenti, si candida dunque a diventare un modello per l’intero Alto Adige e non solo; a quanto pare.
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