Bolzano Provincia
Overtourism in Alto Adige, “non è un rimedio costruire impianti più grandi”
Il tema dell’overtourism è sempre più presente nel dibattito pubblico in Alto Adige come anche in altre realtà italiane; infatti, le presenze turistiche continuano ad aumentare e con esse anche le tensioni legate alla gestione del territorio.
La Federazione Ambientalisti Alto Adige mette in evidenza i rischi di un modello che non sembra trovare un equilibrio: “Il fenomeno dell’overtourism ha ormai messo saldamente le radici in Alto Adige e il settore turistico continua a scaricare le responsabilità da un attore all’altro. Questo non ci porta da nessuna parte come società, perché l’overtourism ha cause strutturali”.
Secondo la Federazione, il successo delle campagne di marketing turistico ha portato a una crescita esponenziale dell’offerta ricettiva. “L’industria turistica dell’Alto Adige è in forte crescita: la campagna pubblicitaria dell’Idm sta dando i suoi frutti e gli ospiti affluiscono nella Provincia da ogni parte del mondo.
Il numero di posti letto è in costante aumento: agriturismi, campeggi o alloggi classici, tutti contribuiscono alla crescita dell’offerta ricettiva. Allo stesso tempo, prosegue l’espansione delle infrastrutture turistiche sovvenzionate, come funivie, piste da sci e bacini di innevamento artificiale”.
Tuttavia, un nodo cruciale riguarda le funivie, considerate strumenti potenzialmente utili ma anche fonte di criticità. La Federazione sottolinea all’ansa come la loro funzione dipenda dal contesto, perciò “in modo un po’ diverso rispetto a quanto recentemente affermato dal Presidente dell’Associazione esercenti funiviari dell’Alto Adige”.
Il Direttore Hanspeter Staffler precisa: “Le funivie possono offrire soluzioni intelligenti come mezzi di trasporto pubblico, se pensiamo alla funivia del Renon o alla futura funivia per San Genesio. Sono invece problematiche le infrastrutture turistiche come la funivia di Tires, che è fortemente sovvenzionata con fondi pubblici e non può essere utilizzata con l’Alto Adige Pass”.
Le criticità si accentuano quando il problema del sovraffollamento viene affrontato ampliando le strutture esistenti. È il caso della funivia Seceda a Ortisei, dove si ipotizza la costruzione di impianti di risalita più grandi. La Presidente della Federazione, Elisabeth Ladinser, esprime forte contrarietà: “Questo non è un rimedio, ma un tentativo di spegnere il fuoco con la benzina”.
Da qui la proposta di un cambio di passo: “La Federazione propone quindi un turismo misurato anziché di massa e avanza la richiesta di una pausa di riflessione a livello provinciale, per trovare nuovi modi per gestire il turismo di massa in modo socialmente sostenibile”, conclude Ladinser.
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