L’Archivio di Alexander Langer approda nell’Archivio provinciale: “Un patrimonio per il futuro”

Il patrimonio documentario della Provincia di Bolzano sta per arricchirsi, perché di recente è stata formalizzata l’operazione per l’inserimento dell’archivio personale di Alexander Langer, figura chiave del pacifismo europeo e fondatore del movimento verde italiano.

Il fondo, già sotto tutela dal gennaio 2021, verrà trasferito nei prossimi giorni all’Archivio provinciale e reso accessibile al pubblico e alla comunità scientifica.

L’operazione porta la firma di un contratto di deposito tra Edi Rabini, in rappresentanza della Fondazione Alexander Langer, e Karin Dalla Torre, soprintendente provinciale ai Beni culturali.

A questo momento hanno presenziato anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher, l’assessore provinciale Philipp Achammer e i rappresentanti della Fondazione Museo Storico del Trentino, partner dell’iniziativa.

Il trasferimento avviene nell’occasione del trentesimo anniversario della morte di Langer, considerato un simbolo dell’ambientalismo europeo, del dialogo interetnico e della nonviolenza, ideale per rendere fruibile la sua eredità culturale e politica nell’obiettivo di valorizzarla anche attraverso iniziative divulgative e progetti di ricerca.

“Le idee di Langer hanno segnato profondamente la politica e la società civile. Il deposito del suo lascito garantisce che il suo pensiero continui a vivere come memoria e come stimolo per il presente e il futuro – ha dichiarato Kompatscher –. Il suo archivio dev’essere uno strumento per imparare, comprendere e immedesimarsi.”

“In tempi complessi come i nostri, è fondamentale poter attingere a un patrimonio di pensiero come quello di Alexander Langer, capace di offrire spunti per affrontare le sfide contemporanee” il commento soddisfatto di Achammer.

La soprintendente Dalla Torre ha parlato invece di “un atto di grande fiducia”, ringraziando tutti coloro che hanno permesso questo trasferimento. “Il pensiero pacifista e umanista di Langer è un dono prezioso per le generazioni future – ha affermato –. La sua voce continuerà a parlare attraverso i documenti conservati.”

Giorgio Mezzalira, membro del direttivo della Fondazione, durante l’incontro ha ripercorso la biografia di Langer, evidenziandone l’impegno a livello locale ed europeo. Nato a Vipiteno, Langer fu attivo tra Bolzano, Trento, Firenze e Bruxelles, portando avanti un’intensa attività intellettuale, politica e sociale.

La chiusura è stata lasciata alle parole commosse dei familiari dell’intellettuale scomparso nel 1995. Al proposito, la vedova Valeria Malcontenti e i fratelli Peter e Martin Langer hanno ribadito l’importanza dell’iniziativa, esprimendo che: “Questa operazione è fondamentale per mantenere viva la memoria di Alexander, ma soprattutto per fare in modo che le sue idee possano ancora ispirare chi cerca strade nuove per la convivenza, la pace e la giustizia.”

L’archivio è dunque a disposizione degli studiosi, delle scuole e di chiunque abbia voglia di avvicinarsi al pensiero e all’opera di una delle figure più significative del secondo Novecento europeo.