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Politica

“Arno il Walsche” sfida i suoi: Kompatscher alza il tricolore a Losanna e STF insorge

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Per una volta che il governatore la fa giusta, se le sente dai suoi.

Non c’è davvero pace per il Landeshauptmann altoatesino Arno Kompatscher il quale, alla proclamazione ufficiale della vittoria della cordata Cortina-Milano per l’organizzazione dei Giochi olimpici invernali 2026 che assegnerà ad Anterselva il titolo di location di eccezione per le gare di biathlon, alza in segno di vittoria la bandiera italiana.

Un momento che entra di diritto nei libri di storia della provincia di Bolzano che per la prima volta diventa teatro di alcune prove dei Giochi (e non solo per il gesto di Kompatscher che raramente si fa cogliere impreparato sbandierando un tricolore).

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Al momento dell’annuncio dato dal Cio, la delegazione altoatesina presente a Losanna esplode dunque  di gioia: nella delegazione ci sono Kompatscher e il presidente del comitato organizzatore di Anterselva Lorenz Leitgeb, gli unici ammessi alla sala dello Swiss Tech Convention Centre, ma anche il sindaco Thomas Schuster, Erika Pallhuber (Anterselva), Elmar Pichler Rolle (responsabile della candidatura altoatesina) ed Erwin Hinteregger (IDM) che seguono la “sfida” fra Italia e Svezia da una sala adiacente.

Il governatore comincia il giro della vittoria con il mano il simbolo dello Stato italiano, ma la scena non è gradita agli oltranzisti sudtirolesi di Sued-Tiroler Freiheit che sollevano la polemica.

La prima è la consigliera provinciale Myriam Atz Tammerle secondo cui “Kompatscher vuole vendere il Sudtirolo come una normale provincia italiana negando la realtà dei sudtirolesi come minoranza austriaca“.

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Anche se ora Anterselva è stata designata come una delle sedi di eccellenza per i prossimi i Giochi olimpici invernali all’interno del tandem organizzativo Cortina-Milano – continua Tammerle –  il governatore avrebbe potuto e dovuto presentarsi con la bandiera austriaca, sudtirolese o in alternativa della Provincia autonoma di Bolzano, ma non con la bandiera italiana“.

Secondo la consigliera di Sued-Tiroler Freiheit si sarebbe inoltre dovuto indire un referendum ad Anterselva per decidere sull’opportunità o meno di accettare la manifestazione.

La valle è costituita per il 94 per cento da abitanti di madrelingua tedesca. Noi siamo tedeschi, parliamo tedesco e con l’Italia abbiamo poco a che fare“, ha concluso Tammerle.

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