Italia & Estero
Arrestato il sospetto killer del Ceo di UnitedHealthcare
Dopo sei giorni di caccia all’uomo, Luigi Nicholas Mangione, 26 anni, è stato arrestato in Pennsylvania.
Proveniente da una facoltosa famiglia italo-americana di Baltimora, ex studente di informatica in un’Università della Ivy League, Mangione è accusato dell’omicidio di Brian Thompson, CEO di UnitedHealthcare, avvenuto a Manhattan.
Mangione – spiega la CNN – è stato incriminato a New York per omicidio di secondo grado, possesso di un’arma da fuoco e di documenti falsi.
Già in Pennsylvania, era stato accusato di possesso di una pistola fabbricata con una stampante 3D e un silenziatore, oltre che di reati legati all’uso di falsi documenti. Durante il fermo, è stato trovato con un passaporto americano e quattro identità contraffatte, incluso un nome utilizzato per registrarsi in un ostello vicino al luogo del delitto.
La cattura è stata possibile grazie alla segnalazione di un dipendente di McDonald’s ad Altoona e a un’indagine che ha combinato tecniche investigative tradizionali e moderne tecnologie, come spiegato dalla commissioner della polizia di New York, Jessica Tisch.
Le prove raccolte includono una “ghost gun” simile a quella usata per il delitto e un “manifesto” ispirato a Theodore Kaczynski, in cui Mangione critica le corporazioni e in particolare le compagnie assicurative, accusate di mettere il profitto prima del bene degli assistiti.
Nel documento si scusa per le sue azioni, ma le giustifica come necessarie (“Questi parassiti se la sono cercata… Mi scuso per ogni conflitto e trauma, ma andava fatto”). Il movente – riporta il New York Post – sembrerebbe legato a esperienze personali con il sistema sanitario, che avrebbero influenzato profondamente il giovane.
Mangione è descritto come un individuo affascinato dall’intelligenza artificiale e dai videogiochi, con posizioni critiche verso l’uso di antidepressivi e un’ammirazione per l’eco-terrorismo. Sul luogo del delitto sono stati trovati indizi come bossoli con incise le parole “deny, delay, depose” e banconote finte del Monopoli, simbolo dell’avidità corporativa.
Di origine italiana, Mangione proviene da una famiglia di successo negli Stati Uniti: il nonno Nicholas aveva costruito un impero di country club e case di riposo, mentre un cugino è deputato repubblicano in Maryland.
Nonostante il clamore mediatico e il supporto di alcuni in rete che lo vedono come un “eroe anti-sistema”, Mangione dovrà essere estradato a New York per affrontare il processo per omicidio.
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