Biancofiore su corsa elettorale: Salvini vieti ai ministri stranieri di influenzare il voto italiano

Pubblicità

In un nuovo comunicato sulle questioni di doppio passaporto e corsa elettorale Michaela Biancofiore torna a protestare contro l’ingerenza politica straniera nella campagna altoatesina per il 21 di ottobre.

“La Lega non cada nella trappola orchestrata ad arte dalla politica tedesca dell’Alto Adige e sfugga al bacio della morte, appioppatogli oggi da Hofer mirando proprio a far perdere credibilità a Salvini, il sovranista che piace anche al suo elettorato”.

Per la Coordinatrice Regionale del Trentino Alto Adige “dopo Kurz travalicano i confini anche Hofer e Strache, i due ministri del governo nero-blu austriaco e vi è un solo precedente in Europa,

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Attiva/Disattiva audio qui sotto

Pubblicità - La Voce di Bolzano

con Erdogan e i ministri turchi che hanno cercato di influenzare il voto sul referendum costituzionale in Germania e il voto dei turchi con passaporto tedesco alle politiche”.

Secondo Biancofiore il ministro dell’Interno Matteo Salvini, proprio per il suo ruolo di tutore dei confini, dovrebbe imitare Berlino che, seguito da Olanda e paradossalmente dalla stessa Austria, vietò ai ministri turchi di varcare i confini e di fare campagna elettorale.

“Così si dovrebbe far rispettare uno Stato sovrano importante come l’Italia, membro fondatore dell’UE.

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano

Non basta la positiva presa di distanza del Ministro Moavero, tutta l’Italia dovrebbe urlare la propria indignazione e soprattutto – conclude – spero che lo faccia il plenum del Parlamento italiano, giovedì prossimo quando sarà chiamato a votare la mia mozione in merito”.

“Innanzi al rispetto per l’Italia e per gli italiani, tutte le differenze e le sfumature politiche dovrebbero venire meno e tutti dovrebbero fare un passo avanti per la difesa della dignità del nostro Paese che non può essere derubricato ad “Italietta” senza orgoglio di Patria.

Prima l’Italia e gli italiani, per noi non è uno slogan”.