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Italia ed estero

Il Garante boccia lo sciopero del 17 novembre, la Lega esulta ma i sindacati tirano dritto

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Stando a quanto riporta la Commissione,  la mobilitazione proclamata per venerdì  17 novembre è plurisettoriale e quindi dovrebbe rispettare altre regole.

Nel dettaglio, la Commissione di Garanzia dice che. “Non può essere considerato sciopero generale ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici“.

La mobilitazione, delle due sigle sindacali spiega la Commissione, esclude circa 16 settori ed è spalmata su 5 giorni (l’ultima è stata 8 novembre) ; dunque, è plurisettoriale e deve rispettare regole diverse. La stessa Commissione di garanzia sugli scioperi però, precisa che “con la decisione assunta, non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona“.

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Chiaramente Cgil e Uil non mollano e a gan voce dichiarano: “Confermiamo la proclamazione dello  sciopero generale e le sue modalità di svolgimento per la giornata del 17 novembre“.

Nella nota dei sindacati viene spiegato che “Si tratta di un’interpretazione che non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l’effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici ed i lavoratori“.

Nel frattempo la Lega esulta per la decisione del Garante: “Bocciata la pretesa del leader della Cgil di trascorrere un weekend lungo sulla pelle di milioni di famiglie, studenti e lavoratori italiani”. Lo afferma il vicepremier leghista. Salvini che aveva già criticato lo sciopero dei lavoratori, ha poi  precisato: “Difendiamo il sacrosanto diritto alla mobilitazione, ma una minoranza di iscritti ad alcune sigle sindacali non può danneggiare un intero Paese“.

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