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Bressanone

Bressanone: la Giunta Comunale ha approvato le tariffe per i Servizi ambientali e il servizio di acqua

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Sono state fissate le tariffe per l’acqua potabile, le acque reflue e i Servizi ambientali nel comune di Bressanone per il 2023. Mercoledì 21 dicembre, la Giunta Comunale ha approvato le proposte tariffarie di ASM Bressanone SpA e ha preso atto della tariffa per il servizio di teleriscaldamento.

Le tariffe per i rifiuti e l’acqua aumenteranno leggermente rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il teleriscaldamento, i prezzi dell’energia saranno adeguati mensilmente nel 2023, come nell’anno passato, per attenuare le fluttuazioni dei prezzi.

La tariffa per i Servizi ambientali rimarrà quasi invariata nel nuovo anno; una famiglia media pagherà 3,51 euro in più all’anno per lo smaltimento dei rifiuti residui e dei rifiuti organici. Per le imprese e gli utenti commerciali, la tariffa base aumenterà complessivamente del 3,9%. Il leggero adeguamento è dovuto principalmente all’aumento dei prezzi del carburante per i veicoli di raccolta e pulizia e ai maggiori costi di trasporto e smaltimento.

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La tariffa dell’acqua e delle acque reflue è composta da sei componenti, di cui solo due possono essere influenzate da ASM Bressanone SpA. Fanno parte della tariffa, tra l’altro, gli importi introdotti dalla Giunta Provinciale per coprire i contributi per gli impianti pubblici di acqua potabile e di smaltimento delle acque reflue.

I costi per l’impianto di depurazione e del collettore principale devono essere addebitati alla comunità comprensoriale. Anche nel caso del servizio idrico, l’aumento dei prezzi delle materie prime e in particolare dell’energia, rende necessario un leggero aumento della tariffa del 7,43%. Nel 2023, la tariffa completa dell’acqua per metro cubo per i clienti domestici sarà di 1,794 euro. La spesa aggiuntiva per una famiglia media rispetto al 2022 ammonta a 14,40 euro.

Sono invece degne di nota le sinergie derivanti dalla gestione comune del servizio idrico e delle acque reflue con i sette comuni soci del circondario“, afferma il Direttore Generale Francesco Berretta.

Nel calcolo della tariffa del teleriscaldamento entrano in gioco due componenti: da un lato, le spese costanti per i servizi di trasporto e i servizi di misura, e dall’altro, le spese variabili per l’acquisto delle materie prime per la produzione di calore. Mentre le tariffe per i servizi di trasporto e di misurazione diminuiscono leggermente, il prezzo variabile per l’acquisto di fonti energetiche è direttamente collegato allo sviluppo del mercato del gas naturale.

Come nel 2022, ASM Bressanone SpA adegua mensilmente le tariffe per i clienti ai prezzi correnti. “Questo ci permette“, dice Francesco Berretta, “di trasferire immediatamente ai clienti qualsiasi calo delle tariffe“. L’elevata richiesta di nuovi allacciamenti dimostra la fiducia nel servizio di teleriscaldamento di ASM Bressanone SpA. Nel 2022 è stata collegata alla rete la frazione di Sarnes e in primavera proseguiranno i lavori di collegamento della frazione di Meluno.

Per diventare maggiormente indipendente dal mercato globale dello sviluppo del gas naturale”, dice Francesco Berretta, “stiamo espandendo diverse fonti di energia rinnovabile per la produzione di teleriscaldamento.”

I due nuovi impianti di accumulo di calore nella zona industriale, presso la sede dell’azienda municipale, assorbono costantemente il calore dalle centrali elettriche a biomassa e contribuiscono a ridurre il consumo di gas naturale. Sono in funzione da dicembre.

Nel 2023 sarà avviata la costruzione della seconda caldaia a biomassa nella centrale termica di Varna e, insieme ad un’azienda partner, sarà realizzata una seconda caldaia a biomassa nella zona industriale. ASM Bressanone SpA immette già da diversi mesi nella rete il calore di scarto rigenerativo di tre grandi aziende industriali di Bressanone; altre aziende seguiranno nel 2023.

Anche il progetto geotermico di Varna dovrebbe iniziare nel nuovo anno. Ciò significa che l’obiettivo di aumentare la quota di energie rinnovabili all’80% potrebbe essere raggiunto in pochi anni.

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