Caso Lattanzio, archiviata l’indagine: “Morte dovuta alla cocaina, non al taser”

L’indagine sulla morte di Carlo Lattanzio, accaduta nella notte del 9 luglio dell’anno scorso dopo essere stato colpito con un taser dai carabinieri, è stata archiviata.

A stabilirlo è stato Emilio Schönsberg, giudice per le indagini preliminari di Bolzano, accogliendo la richiesta d’archiviazione formulata dalla Procura.

Riprendendo l’Ansa, l’intenzione dei legali della famiglia Lattanzio, Nicola Canestrini e Ruggiero Paolo Vitobello, è ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo, contestando la decisione della magistratura italiana.

Secondo quanto emerso dalle indagini, quella notte la vittima in evidente stato confusionale dovuto all’assunzione di cocaina aveva richiesto l’intervento dei carabinieri. Durante il tentativo di contenimento, gli agenti avevano fatto uso del taser.

La relazione medico-legale ha però stabilito che il decesso è avvenuto a causa di “un evento cardiaco acuto di tipo aritmico o vasospastico indotto dall’assunzione di cocaina.”

I periti incaricati hanno inoltre escluso, definendola “altamente improbabile”, una correlazione diretta o anche solo concausale tra l’utilizzo del taser e la morte dell’uomo, come invece ipotizzato dalla difesa.

La vicenda, adesso, potrebbe dunque spostarsi sul piano internazionale, con il ricorso annunciato alla Corte di Strasburgo.