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Politica

Chiusura corsa elettorale, tutti contro Fraccaro: scoppia la polemica sul BBT

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Giornata conclusiva della campagna elettorale in Alto Adige dove è ormai tutto pronto per il voto di domenica 21 ottobre, ma la polemica infuria.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta Riccardo Fraccaro, intervenuto ieri (18 ottobre) in piazza Magnago per il Movimento 5 Stelle, boccia il progetto di realizzazione del tunnel di base del Brennero e parla della necessità di chiusura dei lavori.

“I costi dell’Opera sono superiori ai benefici, non abbiamo tutti questi soldi ed è necessario investire sulla mobilità sostenibile. Il cantiere del tunnel va bloccato, inoltre gli utili della A22 dovranno andare al trasporto locale. Abbiamo un problema con l’Europa sulla manovra economica e gli investimenti sui trasporti e la mobilità sostenibile arriverebbero proprio da li”.

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Una dichiarazione che in pochi minuti ha fatto il giro del Paese scatenando le reazioni della politica altoatesina e non solo.

Dure le critiche da parte della Svp che sta già pensando al deposito di un’interrogazione urgente a Roma tramite i senatori Dietmar Steger, Julia Unterberger e Meinhard Durnwalder.

Dichiarazioni folli – dice il presidente della Provincia Kompatschersoprattutto per il fatto che i lavori del tunnel di base sono iniziati da anni, gli appalti sono stati assegnati e si tratta di un’opera necessaria“.

Gli appalti sono già stati assegnati e sono stati scavati già 90 chilometri“, esordisce Daniel Alfreider definendo una commedia l’uscita di Fraccaro sullo stop ai lavori.

Maurizio Lupi di Forza Italia parla di sparata demagogica mentre per l’ex ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio del Pd è “una follia fermare un’opera in gran parte già finanziata“.

Non è diversa la posizione del vice premier e leader della Lega Matteo Salvini.

 “Se comincio un buco in una montagna preferisco finirlo e questo non vale solo per il BBT ma anche per la Pedemontana o il terzo valico – ha dichiarato – C’è bisogno di viaggiare, di commerciare, di infrastrutture sicure. C’è nel contratto di governo il fatto che si analizzino costi e benefici.

Il fatto che l’Italia abbia bisogno di collegarsi con l’Europa e con il nord Europa, mi sembra assolutamente evidente e in questo caso i benefici sono nettamente maggiori rispetto ai costi. Ce lo chiedono gli studenti, ce lo chiedono i camionisti e i lavoratori. La Lega vuole andare avanti, non tornare indietro“.

A difesa del Ministro Fraccaro interviene l’attuale ministero dei trasporti nella persona del sottosegretario alle infrastrutture Michele Dell’Orco, anche lui 5Stelle, che parla per il tunnel di previsioni di traffico sovrastimate e costi di gestione sottostimati.

L’accusa va anche al Partito Democratico che avrebbe “secretato per anni lo studio Public Health: una valutazione indipendente finanziata con soldi pubblici e realizzata dal Politecnico di Milano, che dimostra scientificamente l’inutilità di un progetto di fatto insostenibile sul piano socio-economico e ingiustificabile alla luce delle alternative esistenti“.

“Curiosa la motivazione ambientale portata dal ministro Fraccaro e dal MIT – ribatte Kompatscher –  il BBT nasce proprio per liberare le valli dal traffico dei mezzi pesanti e convogliare i mezzi su rotaia proprio nel tunnel”.

Solo sul versante italiano del cantiere lavorano attualmente 650 persone che diventeranno un migliaio nel 2019. L’entrata in funzione della grande Opera è prevista per il 2027.

 

 

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