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Alto Adige

Coronavirus, Kompatscher: “Chiederemo al Governo di passare in zona gialla, siamo fiduciosi”

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“Abbiamo presentato al Governo una richiesta formale per poter far riaprire al più presto i bar e i ristoranti, i numeri indicano che la Provincia di Bolzano potrebbe senza problemi tornare in zona gialla.” Parole rassicuranti quelle del Presidente Arno Kompatscher di oggi: “Dal 30 aprile le zone in Italia verranno comunque riviste, vedremo se per l’Alto Adige ci potrà essere un anticipo, i dati epidemiologici sono a nostro favore. Abbiamo continui contatti diretti con il Ministro della Salute Roberto Speranza, ci siamo sentiti da poco e vedremo cosa decideranno a Roma. Stiamo continuando con la nostra strategia di testing, sia nelle scuole che nelle aziende. L’obiettivo è di evitare che, una volta che siamo riusciti a tornare in  zona gialla ci sia una nuova impennata di contagi. Oltre a questo, abbiamo anche detto che potremmo anche ripartire con grande cautela, magari prevedendo in un primo momento solamente la riapertura dei bar all’aperto, e non ancora all’interno, con orario di chiusura verso le 18:00. Agiremo con cautela, un passo alla volta.” 

Per quanto riguarda gli alberghi, il Presidente ha sottolineato come il vero problema siamo gli spostamenti per poterli raggiungere: “Tutte le regioni hanno chiesto nell’incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri di accelerare se i dati lo permettono. Ovviamente il Governo ha detto che ci vuole prudenza, ma noi speriamo che l’attività turistica possa ripartire già nel mese di maggio.

Sulla questione dei tamponi a scuola invece si è mostrato fiducioso, affermando che gli stessi bambini non hanno problemi con il tampone, ma che lo vedono come un gioco: Qui non si tratta di vincitori e vinti (dice alludendo alle proteste delle scorse settimane), questo sistema di testing è nato proprio con l’obiettivo di poter ritornare al più presto alla didattica in presenza, e credo che questo sia un obiettivo condiviso da tutti, anche dai genitori che fanno ancora a fatica accettarlo. Il test stesso è visto come un gioco dai ragazzi, non è invasivo e non fa male a nessuno. ovviamente il progetto è stato concordato e collaudato con il Ministero della Salute, c’è molto interesse da l Ministero stesso, e sembra che molte Regioni seguiranno il nostro esempio. Faccio un appello a tutti i genitori, partecipando a questi test state aiutando i vostri figli a tornare alla normalità. Sono dispiaciuto che ci siano state delle tensioni in alcune scuole, invito alla calma e al buonsenso, si tratta di un piccolo sforzo da parte di tutti, proprio ieri il TAR ha confermato che l’Ordinanza Provinciale è una regola da rispettare.” 

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