Alto Adige
Covid: mascherine FFP2 obbligatorie nei luoghi chiusi. Altro giro di vite su chi può restare aperto
“A fronte di una situazione di contagio diffuso da Coronavirus e la presenza delle mutazioni del virus, si rendono necessarie ulteriori misure”, lo ha annunciato oggi (9 febbraio) il presidente della Provincia Arno Kompatscher durante la conferenza stampa dopo la seduta della Giunta provinciale. Le disposizioni si aggiungono a quelle previste nell’ordinanza nr. 6/2021, entrata in vigore ieri (8 febbraio).
Test regolari per gli addetti dei settori produttivi
I partner sociali e la Giunta provinciale, dopo vari incontri, hanno concordato di sottoporre gli addetti dei settori produttivi con attività ammesse, industria, artigianato e cantieri, a test regolari per individuare eventuali casi positivi al SARS-CoV-2. In una circolare che sarà pubblicata a breve saranno fissati i dettagli della strategia di test e gli interventi di spettanza dell’amministrazione pubblica e quelli che competono alle imprese per lo svolgimento dei test. ”Puntiamo in tal modo a tenere sotto controllo l’andamento dell’infezione in un ulteriore ambito”, fa presente Kompatscher.
Obbligo mascherine FFP2 in particolari ambiti
Il presidente della Provincia oggi ha annunciato che a breve ordinerà l’uso delle mascherine FFP2 in precisi ambiti. “Da qualche tempo si raccomanda di indossare questo tipo di mascherina nei luoghi chiusi dove sostano più persone. Ora renderemo obbligatoria questa misura per una maggiore sicurezza”, ha fatto presente Kompatscher.
“Abbiamo concordato che l’amministrazione pubblica con l’aiuto della Protezione civile metterà a disposizione delle persone meno abbienti le mascherine FFP2, in modo tale che sia possibile a tutti i cittadini indossare questi dispositivi di protezione di naso-bocca più efficaci negli ambiti indicati”, ha affermato il presidente.
Ridurre eccezioni delle attività del Codice ATECO
Le eccezioni riferite alle attività di commercio previste nel codice ATECO saranno riviste, come ha precisato il presidente Kompatscher. “L’obiettivo deve essere che gli esercizi che restano aperti siano effettivamente quelli ammessi alla vendita di beni di consumo quotidiano oltre che gli alimentari”, così il presidente. La relativa regolamentazione sarà definita nel dettaglio e dovrebbe essere in vigore dalla prossima settimana.
Controlli più severi
Il presidente Kompatscher ha annunciato controlli più severi soprattutto sull’attività di asporto di alimenti e bevande. “Il divieto di consumare gli alimenti e le bevande da asporto all’aperto in luoghi pubblici vige già da settimane, al fine di evitare assembramenti di persone”, ha fatto presente il presidente sottolineando che “dal momento che in tutta la provincia si ripetono casi di assembramenti, ora l’attività di controllo sarà intensificata“.
Modificare il comportamento personale
Il presidente Kompatscher ha rivolto un ennesimo appello ai cittadini di attenersi alle regole anche nel privato limitando gli incontri con persone al di fuori del proprio nucleo familiare. L’obiettivo resta sempre quello di mantenere la scuola e il lavoro in presenza, anche perché i ristori statali in provincia di Bolzano sarebbero più contenuti rispetto ad altre zone.
“Il lockdown da solo non serve a nulla, se non modifichiamo il nostro comportamento. Chiudere le attività non è sufficiente per abbassare i dati delle infezioni. C’è bisogno di adeguata disciplina da parte dei cittadini e di ulteriori misure di protezione per non vanificare gli sforzi fatti finora”, ha concluso il presidente della Provincia.
mpi/sa
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