Alto Adige
Covid: primi casi di variante sudafricana in Alto Adige. In arrivo misure di controllo aggiuntive
L’assessore provinciale alla Salute Thomas Widmann ha confermato nella seduta di Giunta di oggi (16 febbraio) la presenza in Alto Adige dei primi casi di variante sudafricana del coronavirus. I casi sono stati scoperti in 4 Comuni: Moso in Passiria, Rifiano, Merano e San Pancrazio in Val d’Ultimo.
“Era solo questione di tempo: prima o poi le diverse varianti del virus attualmente in circolazione sarebbero in ogni caso arrivate anche da noi” spiega il presidente della Provincia Arno Kompatscher nella conferenza stampa a margine della seduta di Giunta.
“In questi casi il protocollo prevede misure di controllo e contenimento aggiuntive, ad esempio un tracciamento puntuale dei nuovi casi, il cosiddetto Contact Tracing, oltre a test a tappeto nei Comuni interessati” aggiunge il presidente della Provincia. L’assessore alla Salute Widmann ha riferito durante la seduta di Giunta che sono già in corso i preparativi per attuare queste misure aggiuntive.
“L’assessore alla Salute è attualmente in stretto contatto con gli esperti del CTS – Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute – e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per definire le misure del caso” prosegue Kompatscher.
La Giunta si riunirà nuovamente nel pomeriggio per stabilire le misure concrete da adottare. Alle 17 il presidente Kompatscher, così come concordato ieri con il Consiglio provinciale, incontrerà il collegio dei capigruppo per informarli delle eventuali ulteriori misure e raccogliere da loro osservazioni e prese di posizione. infine le misure necessarie saranno messe concretamente in atto. Queste misure confluiranno in una nuova ordinanza che il presidente Kompatscher firmerà domani.
Continuano i test a tappeto
Il presidente Kompatscher sottolinea che la strategia dei test a tappeto continuerà e sarà portata avanti con forza, con l’obiettivo di tenere sotto controllo l’evolversi del contagio e interrompere la catena della trasmissione.
Solo nella giornata di ieri (lunedì) sono stati eserguti 12.200 test, una quantità pari a poco meno del 3% della popolazione provinciale. In questo contesto il presidente Kompastcher ha ringraziato il personale sanitario, le farmacie, i molti volontari e volontarie, i Comuni per la collaborazione all’attuazione delle ulteriori misure e le imprese per la disponibilità a testare i propri dipendenti in modo capillare.
ASP/sf
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