Bolzano Provincia
Dalla Val Passiria all’Adriatico: il cartello della malga che ha percorso 340 chilometri nei fiumi
Quella di cui si va narrando è decisamente una vicenda curiosa quanto affascinante, riuscita ad unire le montagne dell’Alto Adige alle acque del Mare Adriatico, lungo un viaggio d’oltre 340 chilometri.
Protagonista è un cartello segnaletico di legno che, strappato via dalla forza della natura, è stato ritrovato alcuni giorni fa sulla spiaggia di Rosolina Mare, in provincia di Rovigo.
A raccontare l’insolito ritrovamento è Angelica Ricchi, nel condividere la scoperta dietro un post e una fotografia sulla pagina Facebook “Merano Community”.
La donna era in compagnia della madre quando, ad un certo punto fra le onde vicino alle foci dell’Adige, ha notato il pezzo di legno galleggiante. “È stato come trovare un messaggio in bottiglia” ha commentato, ancora incredula.
Sul legno consunto dal tempo e dall’acqua si leggono a fatica due parole e un numero: “Falser Alm – 4”. Un’insegna bilingue, italiano e tedesco, che un tempo indicava la direzione verso la Malga Valser, situata nell’omonima valle in Passiria, nel cuore del Gruppo di Tessa.
Per raggiungerla, normalmente, servono un paio d’ore a piedi dal parcheggio più vicino, lungo una strada forestale.
Come abbia fatto quel cartello a compiere un viaggio così lungo non è rimasto un mistero troppo a lungo. Dagmar Falkensteiner, sorella dell’oste della malga, ha fornito una spiegazione plausibile.
Secondo lei, l’insegna sarebbe stata strappata via nella notte tra il 23 e il 24 luglio, nel corso dei violenti temporali abbattuti sulla zona, causando smottamenti, distruggendo ponti e danneggiando la viabilità tra Quellenhof e San Martino, in zona della segheria di Marth.
“È probabile che il cartello sia stato trascinato nel torrente Passirio e poi trasportato dalla corrente fino all’Adige, da dove ha proseguito il suo viaggio fino all’Adriatico” le parole di Falkensteiner, riportate anche dall’Ansa.
Intanto, in alta quota è già stata ristabilita la normalità con i danni infrastrutturali sono stati rapidamente riparati e da agosto escursionisti e malgari hanno potuto tornare senza problemi alla Valser Alm.
Il curioso ritrovamento ha anche riacceso, seppur in breve, il dibattito sulla segnaletica di montagna in Alto Adige, spesso criticata per essere solo in tedesco. Il cartello emerso dalle acque del mare, ironia della sorte, era invece bilingue.
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