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Politica

Finanziamento pubblico ai partiti in Alto Adige, Urzì: “No alla reintroduzione sotto mentite spoglie”

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Il consigliere provinciale Alessandro Urzì torna a dire No all’ipotesi di reintroduzione in Alto Adige del finanziamento pubblico ai partiti camuffato da misure alternative.

Abolito a livello nazionale non deve né può essere reintrodotto sotto mentite spoglie in Alto Adige con il fine di ripianare i debiti accumulati da grandi partiti locali – afferma Urzì in una nota – . L’eventualità era stata considerata nel corso della passata legislatura e per questo ho presentato una mozione per impegnare la giunta e la nuova maggioranza a non sostenere in nessuna forma, direttamente o indirettamente, una qualunque iniziativa legislativa tesa a introdurre proprio questa misura“.

Il tema era infatti già affiorato nel corso di un dibattito in Commissione legislativa e diverse forze politiche di minoranza ma anche di maggioranza come la Svp si erano espresse moderatamente interessate a studiarne la applicabilità.

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Oggi i partiti devono finanziarsi con le contribuzioni dei propri aderenti (come fanno a livello locale sia L’Alto Adige nel cuore che Fratelli d’Italia) o con i versamenti liberali in sede di dichiarazione dei redditi, per le forze che hanno una dimensione nazionale. 

Ora sarebbe singolare che abolito in sede nazionale ,il finanziamento pubblico venisse reintrodotto solo in Alto Adige. Da qui la richiesta di votare in Consiglio un preciso impegno da parte di tutte le forze politiche a non introdurre surrettiziamente questa previsione“, conclude Urzì.

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