Politica
Giorgia Meloni a Bolzano:”Difendere l’identità italiana. La Lega? Avrebbe fatto bene alla coalizione”
E’ una Giorgia Meloni che non le manda a dire quella che si è vista venerdì 12 ottobre in una sala Civica del Comune di Bolzano gremita per l’incontro pre elettorale in favore della coalizione Fratelli d’Italia, l’Alto Adige nel Cuore e Civici Uniti.
L’impegno non riuscito per le destre unite in una terra di divisioni etniche e linguistiche amareggia la leader di Fratelli d’Italia secondo cui “la partecipazione della Lega in Alto Adige per la coalizione di centrodestra avrebbe consentito di avere una rappresentanza più forte, più compatta e più unita, non contro qualcuno ma contro la realtà di una comunità, quella italiana, che sembra subire discriminazioni francamente inaccettabili”.
I temi al centro del dibattito sono la difesa dell’identità, le discriminazioni su base linguistica e il futuro della comunità italiana in una terra di integrazione e compromesso spesso difficile.
“Crescere insieme è necessario – sottolinea Meloni – ma questo significa anche saper puntare sul merito e non agire sulla base della differenziazione linguistica. Oggi la comunità italiana dell’Alto Adige non ha altro che la forza della propria identità su cui investire per il futuro dei propri figli e non certo per lavorare contro qualcuno”.
E ancora il tema scottante del doppio passaporto e della provocazione austriaca sul tema della doppia cittadinanza agli altoatesini di madrelingua tedesca e ladina:
“Noi vorremmo che questa fosse una terra di pace per tutti, ma non siamo disposti ad accettare atteggiamenti prevaricatori. Troviamo sbagliato che qualcuno oggi pensi di poter fare campagna elettorale venendo a giocare in Alto Adige. A Kurz lo diciamo apertamente: se gli austriaci pensano che si possa venire qui a fare campagna rompendo schemi che sono in equilibrio da qualche decennio noi non lo consentiremo. A decisioni eventualmente unilaterali da parte austriaca l’Italia dovrà rispondere con il veto alla concessione della doppia cittadinanza“.
Presenti al dibattito anche il capolista della coalizione Alessandro Urzì e il candidato di Fratelli d’Italia Marco Galateo.
Per Urzì, oltre al tema dell’identità, torna forte anche la richiesta di una più equa redistribuzione etnica dei ruoli istituzionali e di rappresentanza. Parla di una comunità italiana pressata dal ‘complesso del secondo’, perché “ovunque si vada, da italiani, in una terra come l’Alto Adige non si otterrà altro che il secondo posto, a discapito del merito”.
“Tutto questo non fa bene all’Autonomia – conclude – e su un’eventuale estensione della sovranità austriaca sull’Alto Adige, non siamo disponibili a nessuna mediazione”.
L’intervista a Giorgia Meloni de La Voce di Bolzano
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