Oltradige e Bassa Atesina
Guida da incubo a Egna: ubriaca al volante con un manganello, si ribella ai carabinieri
Una donna alla guida in stato di ebbrezza, con un manganello a bordo e un atteggiamento ostile verso i carabinieri, è stata fermata nel tardo pomeriggio di ieri nei pressi dello svincolo autostradale di Egna, scongiurando conseguenze potenzialmente drammatiche.
Erano circa le 17:00 quando la centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Egna ha ricevuto una segnalazione urgente da parte di un militare libero dal servizio. L’uomo aveva notato un’autovettura che procedeva in modo pericoloso, compiendo manovre a zigzag lungo la strada adiacente l’ingresso autostradale. L’allarme ha immediatamente attivato una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, supportata dai colleghi della Stazione Carabinieri di Bronzolo.
Il veicolo è stato intercettato in tempo e la conducente, una donna originaria di Bolzano nata nel 1976, è stata fermata prima che potesse immettersi sulla carreggiata dell’autostrada, dove il rischio per gli altri automobilisti sarebbe stato ancora maggiore. La donna si trovava in evidente stato di alterazione psico-fisica dovuta all’abuso di alcol e ha mostrato un comportamento ostile fin da subito.
“Ha opposto resistenza al controllo e si è rifiutata di sottoporsi all’alcol test”, hanno riferito i militari. Durante l’ispezione del veicolo, è stato inoltre rinvenuto un manganello di legno, il cui possesso è risultato del tutto ingiustificato. Un oggetto potenzialmente pericoloso, la cui presenza ha aggravato la posizione della conducente.
Trasportata in ambulanza all’Ospedale Civile di Bolzano per ricevere le necessarie cure mediche, la donna è stata poi denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica di Bolzano. Le accuse mosse nei suoi confronti sono gravi: guida in stato di ebbrezza, resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Il documento di guida le è stato ritirato e l’automobile è stata sottoposta a sequestro amministrativo, affidata a una ditta autorizzata per il recupero. Anche il manganello è stato sequestrato.
Come previsto dalla normativa vigente, si ricorda che “la persona è da considerarsi innocente fino a prova contraria e fino a quando non intervenga una condanna definitiva”, in conformità alla Direttiva 2016/343/UE.
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