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Benessere e Salute

Il sesso ai tempi della pandemia: come cambia la sessualità in un tempo ‘sospeso’

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Dal febbraio dello scorso anno e durante il periodo di lockdown della scorsa primavera ogni italiano ha vissuto cambiamenti inattesi della propria vita, incertezze, paure, una quotidianita’ governata dall’isolamento e dal distanziamento sociale. Attualmente,  stiamo vivendo nuove modalità di stare con gli altri e, quindi, la sessualità è tra le aree di vita maggiormente interessata da questi mutamenti.

Se pensiamo alle coppie sposate o conviventi, in tante si sono infatti ritrovate da un giorno all’altro a stare più tempo insieme in casa, mentre per le coppie non conviventi, queste, invece, possono aver vissuto più periodi di lontananza. 

Più penalizzati i single, in questo periodo di pandemia, impossibilitati a frequentare gli abituali contesti sociali per fare nuove conoscenze e costretti a gestire spesso un maggior senso di solitudine.

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Una ricerca in Italia, (facente parte di una campagna globale che ha coinvolto piiu’ paesi nel mondo), con un campione di 500 persone, comprese tra i 16 e i 55 anni, con l’obiettivo di valutare l’impatto dell’esperienza della quarantena forzata sulle abitudini sessuali, ha fatto emergere, in generale, che gli italiani in quarantena hanno fatto meno sesso. 

Tra le principali motivazioni espresse a giustificazione di questa diminuzione dell’attività sessuale sono emerse: preoccupazioni, ansiapaura del contagio, tristezza, difficolta’ emotive, stress, maggior presenza dei figli in casa, impossibilita’ a spostarsi ed obbligo di distanziamento sociale (per coppie non conviventi e single).

Nella mia pratica clinica, negli ultimi 6 mesi circa, ho infatti riscontrato un aumento della richiesta di intervento, soprattutto da parte di donne, di età compresa tra i 30 ed i 50 anni, che lamentano un diminuito interesse nell’intraprendere rapporti sessuali con il partner. Importante premettere che una riduzione temporanea dell’appetito sessuale e’ un’esperienza comune, per gli uomini e per le donne, e puo’ essere causata da situazioni passeggere, come la stanchezza ad esempio.

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Ma sono diversi i fattori che influenzano la libido: problemi di relazione, di comunicazione, conflittualità, esperienze sessuali sgradevoli o dolorose, preoccupazioni, disturbi d’ansia, disturbi  dell’umore, lo stress, alcuni farmaci, i cambiamenti ormonali, fisiologici.  Alcune informazioni e suggerimenti che noi sessuologi possiamo dare per proteggersi dal contagio da covid-19 e vivere in maniera più soddisfacente la sessualita’ sono:

evitare i rapporti sessuali occasionali ed i contatti ravvicinati con persone sconosciute. Privilegiare, per questo periodo, i contatti attraverso la tecnologia, le app, il sexting, insomma, una sessualità virtuale;

il sesso orale ed anale sono particolarmente rischiosi, in quanto il virus e’ stato isolato in saliva e feci. In tal caso il preservativo e la dental dam (barriera protettiva nei rapporti oro-genitali) sono strumenti utili di prevenzione;

– non è stato isolato il virus nel liquido seminale e nelle secrezioni vaginali, quindi, la via sessuale non rappresenta, di per sé, una possibilità di contagio.

Inoltre, sessioni di meditazione, yoga, tecniche di rilassamento, se praticate in modo regolare e costante, consentono di migliorare il tono dell’umore e contrastare ansia e stress. In rete si trovano video, app che consentono di apprendere da casa tutte queste strategie per stare bene. L’invito e’ infine quello di rivolgersi agli specialisti in caso di difficoltà a gestire disagi, difficolta’ e per migliorare la qualita’ di vita.

 

Il contributo per La Voce di Bolzan oè della Dott.ssa Elena Zucchelli, Psicologa Specializzata in “sessuologia clinica” (A.I.S.P.A. – Milano). Master FSE per operatori con persone affette da demenza (Bolzano). Iscritta all’Albo ADEP dei formatori della provincia di Bolzano. Ausrtice del libro “STOP AI PENSIERI SPAZZATURA CON IL METODO DistesaMente Zucchelli.

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