Società
Il Sexting e i pericoli della rete: foto di parti intime via social già dagli 11 anni
Il Sexting: uno dei tanti pericoli della rete che diventano particolarmente pericolosi durante le vacanze.
C’è più tempo libero, la noia può anche spingere ad osare ed ecco come lin rete si possa bypassare ogni controllo parentale e provarci.
Nel 2018 il 9% degli studenti ha inviato foto di parti intime ai propri partner, anche molto giovani. 11 anni è l’età media della prima volta sia per le foto che per i video hard.
Dati allarmanti accentuati dal fatto che il 12% dei ragazzini ha confessato di essere stato adescato on line.
Purtroppo il video non è solo una bravata, decisa anche solo per conquistare la propria fiamma, ma finisce in rete: mediante la condivisione, il classico like senza sottovalutare che nel web non si può cancellare nulla, chi ne ha la capacità può ritrovare tutto.
Contrasta con questa situazione di alto rischio che sia solo del 10%, la percentuale dei genitori che abitudinariamente controllano i cellulari dei figli minori.
La scuola invece risponde con uno stanziamento di 100 milioni di euro e 120 docenti formati territorialmente che durante l’anno scolastico oltre alla prevenzione, cercano anche di intercettare situazioni a rischio in corso.
Il ministro dell’istruzione Busetti, commentando i risultati di un’indagine realizzata in collaborazione con l’Università di Firenze, ha lanciato l’allarme per gli adolescenti. Il Sexting può innescare anche cyberbullismo, forme di depressione se le immagini non raggiungono l’obiettivo desiderato o peggio ancora finiscono per essere diffuse.
Depressione e ansia che possono portare anche al suicidio, ma purtroppo di questo fenomeno se ne parla ancora troppo poco. Alla pari dell’adescamento online, facilitato dalla possibilità di nascondersi dietro a profili falsi, dalle chat incontrollate e di una realtà della rete che fuori dal virtuale, è quella che chiunque può accedere a quanto pubblicato.
Così a 11 anni, ma anche a 33, l’età che aveva Tiziana Cantone quando si è suicidata per la vergogna, un gesto di sfida, un gesto d’amore, ma anche una prova d’amore, può avere conseguente tragiche.
La storia finisce, ma le immagini restano e per vendicarsi basta un clic per metterle in rete.
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