Bolzano
Lyssavirus: a Bolzano studiate due colonie di migliaia di pipistrelli
Otto anni. Tanto è durato lo studio su due colonie altoatesine di due specie sorelle di pipistrelli vespertilionidi, per valutare le dinamiche di trasmissione dei lyssavirus.
I ricercatori del Centro di referenza nazionale per la rabbia presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSve) hanno osservato che le due colonie, localizzate in edifici frequentati dall’uomo, raggiungono un’elevata numerosità di qualche migliaio di individui, che raddoppia dopo il parto sincrono all’inizio dell’estate. Lo studio è stato condotto in collaborazione con Università del Sussex, Imperial College London, Università di Bologna e Cooperativa Sterna di Forlì, e pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the Royal Society B.
Le colonie residenti nel territorio della provincia di Bolzano (clicca qui per vedere il video) sono state monitorate in più momenti dell’anno durante la stagione riproduttiva, dal 2015 al 2022, per un totale di 27 osservazioni. Sono stati raccolti e generati dati sierologici, virologici, demografici ed ecologici che hanno quindi permesso di valutare i fattori alla base della trasmissione di European bat lyssavirus 1 (EBLV1) in questi animali e le differenze osservate all’interno di una stessa stagione riproduttiva, e di anno in anno.
I lyssavirus sono una famiglia che conta 17 specie di virus, tra cui anche il virus della rabbia, la maggior parte di essi presenti nei chirotteri. Tuttavia, il virus EBLV1 non è da confondere con il virus della rabbia, che invece non circola sul territorio italiano: infatti, l’Italia è indenne da rabbia dal 2013.
I modelli elaborati indicano che le due colonie vanno incontro ad epidemie stagionali guidate da diversi fattori. “La trasmissione del virus in queste colonie è favorita inizialmente dalla presenza di individui, con scarsa memoria immunitaria, in seguito all’ibernazione, che si ammassano assieme nei sottotetti degli edifici scelti dalla colonia”, spiega Paola De Benedictis, direttrice del CRN rabbia e coautore dell’articolo. “La trasmissione aumenta eccezionalmente dopo il parto sincrono poiché al raddoppiamento della densità della colonia (numero di individui nello stesso spazio) si unisce anche la presenza di neonati caratterizzati da un sistema immunitario immaturo.”
Finora i ricercatori non hanno mai trovato il virus EBLV1 in modo diretto ma soltanto tracce del suo passaggio: “Al momento, a fronte di una evidenza di circolazione virale che osserviamo indirettamente grazie alla presenza di anticorpi, non abbiamo mai rinvenuto soggetti positivi – continua De Benedictis – L’ipotesi è dunque che il virus EBLV1 si trasmetta solo all’interno delle popolazioni di pipistrelli, senza che questo rappresenti peraltro un pericolo imminente per altri animali e per l’uomo”.
I risultati ottenuti evidenziano il notevole impegno profuso dal Centro di referenza nazionale per la rabbia per comprendere i fattori ecologici alla base della circolazione dei patogeni, al fine di elaborare valutazioni più solide sul rischio di spillover dagli ospiti serbatoio a quelli occasionali, incluso l’uomo. I Lyssavirus sono potenzialmente in grado di causare rabbia nei mammiferi, per questo motivo i pipistrelli sono sorvegliati speciali.
“Le attività di sorveglianza e di ricerca scientifica sono fondamentali per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive – afferma la Direttrice generale Antonia Ricci – L’IZSVe con la locale sezione di Bolzano ha avviato nel corso degli anni numerosi progetti di collaborazione con il Servizio veterinario della Provincia Autonoma di Bolzano e il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, per la tutela e la salute delle specie d’allevamento delle zone alpine e la conservazione della fauna selvatica.” (clicca qui per vedere il video integrale)
-
Scienza e Cultura2 settimane fa
Il supervulcano visto dall’alto con la funivia del Renon
-
Merano1 settimana fa
Merano: in luglio e agosto oltre trenta eventi serali
-
Valle Isarco1 settimana fa
«Xs car-night»: il forte di Fortezza invaso dalle XS cars
-
Val Pusteria2 settimane fa
Dottoressa siciliana lascia l’Alto Adige perché accusata di non conoscere i dialetti tedeschi
-
Alto Adige1 settimana fa
Frana piomba sulla strada a Laces, sfiorata la tragedia
-
Bolzano4 giorni fa
Presentata l’11a edizione della Festa di Piazza Gries
-
Alto Adige2 settimane fa
Voleva vendere ad un prezzo elevato dei generatori di scarso valore: denunciato cittadino italiano
-
Alto Adige1 settimana fa
Tragedia in Val Gardena, muore durante la manutenzione della funivia Sceda. La vittima è Mirco Balzano
-
Alto Adige2 settimane fa
Fiè allo Sciliar, non è stato un orso a danneggiare l’auto: le prime analisi scagionano il plantigrado
-
Sport4 giorni fa
FC Südtirol-Reggina, tutto in una sera
-
Oltradige e Bassa Atesina3 giorni fa
I Carabinieri per i giovani della Bassa Atesina – Oltradige
-
Eventi1 settimana fa
120 anni della funicolare della Mendola: cerimonia ufficiale e festa