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Politica

Museo Ötzi e civico: anche i 5Stelle per un vero Polo museale alle ex Pascoli

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Un polo museale che unisca la storia di Ötzi con i pittori sudtirolesi contemporanei, passando attraverso le tradizioni locali, gli arredi e i costumi folkloristici, la storia mercantile e quella moderna, il tutto in un contenitore architettonico, l’ex istituto magistrale di via Longon, patrimonio urbanistico razionalista e culla di tante generazioni di studenti“.

Così i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle altoatesino che aggiungono: “Il progetto del Polo bibliotecario è nato nel 2006 con l’aggiudicazione del vincitore della gara internazionale di progettazione. Più di dodici anni sono passati da quando le amministrazioni dell’epoca sostenevano la necessità di un’unica mega biblioteca dove convivessero fisicamente sia quella italiana che quella tedesca.

Un progetto idealista e forse anche un po’ ideologico, che, usando l’emozione della cultura condivisa, o meglio coabitante nello stesso blocco di cemento e vetro, forzava una convivenza più di facciata tra i gruppi linguistici che veramente vissuta.

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E’ chiaro a tutti, dopo un dozzina di anni, che il Polo bibliotecario è un gigante senza cuore e costosissimo (70 milioni almeno) destinato a restare scollato dalla città. Ci sono già le biblioteche piccole di quartiere ad accontentare le esigenze tradizionali di una certa fascia di lettori, ci sono la Trevi e la mediateca ora unite alla tradizionale biblioteca Claudia Augusta in un progetto ben riuscito e apprezzato. Ci sono la Tessmann, storica biblioteca tedesca che si potrebbe facilmente rialzare di un piano, c’è la Civica che potrebbe allargarsi negli spazi liberati dal museo civico e la biblioteca universitaria che, lei sì, rappresenta il punto di riferimento per una cultura trilingue praticata dalle nuove generazioni e non solo.

Inoltre gli e-book, internet e la comunicazione visiva e digitale hanno modificato in questo ultimo decennio i concetti di biblioteca e di portabilità della scrittura. Insomma il Polo bibliotecario non ha più senso di esistere. E’ un progetto superato.

Zoeggeler, stimato architetto, diceva: ‘la città è un libro aperto’, ci fa leggere quello di cui ha bisogno, ci mostra le bellezze, le emozioni, i ricordi, le cose che non vanno o sono da migliorare. Basta guardarla e non distruggerne le radici, altrimenti appassisce.

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La nostra proposta è sul piatto: ristrutturare le Ex Pascoli, l’edificio dell’Istituto magistrale realizzato dall’ Arch. Pellizzari (che vinse il concorso di progettazione nel 1934), conservandone storia e valore urbanistico e trasferire qua il Polo museale con Ötzi e il Museo civico.

Significativa l’operazione che ne nascerebbe di allargamento dei percorsi turistico-culturali che vedrebbe i numerosi nostri ospiti passare a piedi dalla città vecchia a quella nuova attraverso il ponte Talvera, per apprezzare il passaggio dalla città medioevale e gotica a quella razionalista musealizzata e che necessita anche di una rivitalizzazione commerciale dei suoi portici al di là del fiume, quelli di Corso Libertà“.

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