Un atto istintivo, una “natura ribelle”, ma anche scuse pubbliche agli italiani. Katharina Zeller, la nuova sindaca di Merano, rompe il silenzio televisivo e sceglie il talk show Piazza Pulita per tornare sulla polemica che ha infiammato l’opinione pubblica: il rifiuto della fascia tricolore nel giorno del suo insediamento. Un gesto che ha sollevato un’ondata di critiche a livello nazionale e che lei stessa ora definisce “istintivo”.

“Mi dispiace molto se ho deluso gli italiani che mi hanno votata”, ha detto la prima cittadina del Südtiroler Volkspartei davanti alle telecamere. Zeller ha ammesso di aver reagito di pancia a ciò che ha percepito come un’imposizione da parte del suo predecessore, Dario Dal Medico. “Mi sono sentita dire: tu adesso devi fare questo, tu adesso devi fare quello. E io ho reagito con la mia natura un po’ ribelle”, ha dichiarato.

Secondo la sindaca, l’ex primo cittadino non avrebbe gradito il suo successo, soprattutto fra gli elettori italiani. A suo dire, proprio quella tensione avrebbe alimentato un clima che lei ha vissuto come ostile: “Sicuramente non era contento del fatto che ho preso tanti voti anche dal gruppo linguistico italiano. Forse il suo era un dispetto”.

Il gesto del rifiuto della fascia non è stato, però, un atto di disprezzo verso la Repubblica, ha precisato. In Alto Adige, ha spiegato Zeller, è tradizione che i sindaci indossino un medaglione con lo stemma cittadino: “L’insistenza con cui Dal Medico pretendeva che io indossassi la fascia tricolore è stata percepita come un gesto provocatorio, uno sgarbo istituzionale”.

Ma la riconciliazione con l’opinione pubblica arriva chiara: “Me ne scuso ancora con tutte le persone che si sono sentite offese da questo gesto che non era assolutamente la mia intenzione”. E ancora: “Quando ho pensato ‘sono io la nuova sindaca, potrò scegliere io quello che vado a fare’, ho reagito istintivamente”, aggiungendo che alcuni hanno definito la sua reazione “un po’ maschile”.

Zeller ha assicurato che da ora in poi indosserà la fascia tricolore “con il massimo rispetto” in tutte le occasioni previste dal protocollo istituzionale. Un impegno che accompagna la sua promessa di governare nel rispetto dei valori repubblicani e di tutti i cittadini, senza distinzione. Un caso chiuso? Forse, ma la ferita politica resta ancora aperta.