Puma che sembrano Hitler: somiglianza tra le scarpe e il Führer

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Sapete cosa è la pareidolia? E’ un meccanismo nel cervello che ci induce a vedere volti umani osservando oggetti inanimati: i buchi della fetta di formaggio ci sembrano occhi, le facciate delle case prendono forma di viso, vediamo donne o uomini nelle nuvole.

Che sia la pareidolia a farci riconoscere il volto di Adolf Hitler nelle nuove scarpe commercializzate dalla Puma o è una scelta di marketing che vuole far parlare di sè attraverso una delle più grandi contestazioni della storia dell’azienda?

A detta dei più attenti, guardando le scarpe dall’alto, sembrerebbe si possa intuire la fisionomia del Führer, sia nella pettinatura a schiaffo che nei famosi baffetti.

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Proprio per questo motivo il lancio della nuova scarpa tecnica “Storm Adrenaline” ha creato un gran chiacchierio, diventando news virale sul web e dividendo i lettori in due categorie : quelli convinti si tratti solo di una svista e quelli che leggono nel modello “Storm Adrenaline” la trasposizione di “Sturmabteilung“,  il primo gruppo paramilitare del Partito nazionalsocialista, fondato il 5 ottobre del 1921.

Ovviamente i social russi esplodono di polemiche per la presunta somiglianza tra la calzatura e il volto del Führer.

Questo anche a causa delle passioni politiche filonaziste del fondatore, Rudolf Dassler, iscritto al Partito e, ai tempi, grande sostenitore a livello locale.

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Anche se…Rudolf e il fratello Adolf, fondatore dell’Adidas, hanno dato le scarpe a Jesse Owens, nero d’America, che ha vinto quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Hitler.

Come è solito succedere sui social, dalla Russia il dibattito si è esteso in tutto il resto del mondo, anche sui social italiani, dove ci si divide tra chi ci vede una certa somiglianza e chi sostiene che in realtà sono un normalissimo paio di scarpe da ginnastica e che “si vede solo ciò che si vuol vedere“.

Al momento le scarpe incriminate sono ancora in vendita sugli scaffali di tutto i mondo, a circa 90€, in vari colori.

C’è anche chi, dopo le polemiche e dopo aver letto le news online, le ha riconsegnate al venditore o rivendute e chi invece ha visto una somiglianza maggiore allo scrittore Edgar Allen Poe o al drammaturgo russo Nikolai Gogol.