Economia e Finanza
Ristrutturazioni, ricorso al Tar di Cna Trentino Alto Adige contro lo sconto in fattura

CNA Installazione e Impianti del Trentino Alto Adige rende noto che è stato depositato ieri il ricorso al Tar di un gruppo di imprese aderenti alla CNA, operanti nella filiera dell’efficientamento energetico degli edifici, contro l’Agenzia delle entrate per ottenere l’annullamento del provvedimento sullo sconto in fattura, previsto dall’articolo 10 del Decreto Crescita e ritenuto un freno alle ristrutturazioni e ai risanamenti energetici con grave danno alle PMI del settore.
“Nel ricorso– spiega la CNA regionale – si sottolinea che il beneficio fiscale, che si affianca a quello “ordinario” costituito dalla detrazione d’imposta, non risulta conforme ai principi comunitari e nazionali in materia di concorrenza e aiuti di Stato.
Il provvedimento dell’Agenzia, che rende operativo lo sconto in fattura, rischia infatti di tagliare fuori dal mercato della riqualificazione energetica le piccole imprese, alle quali non si può chiedere di erogare l’importo degli incentivi pubblici recuperandolo nell’arco di ben cinque anni. Avvantaggia, dunque, solo i grandi operatori del settore, distorcendo la concorrenza”.
Il ricorso presentato ieri fa seguito a quello della Regione Toscana alla Corte costituzionale contro l’articolo 10 del Decreto Crescita. Tra l’altro il ricorso della Regione Toscana alla Consultariprende integralmente i numeri e le argomentazioni di CNA. Dopo i ricorsi all’Antitrust e all’Unione europea presentati da CNA, anche le Regioni si stanno mobilitando a tutela delle piccole imprese.
Anche la Regione Umbria ha deciso di costituirsi in giudizio e di ricorrere alla Corte Costituzionale per ottenere l’abrogazione dell’art. 10. La Regione Lazio recentemente ha approvato un ordine del giorno che impegna il presidente della Regione e la giunta a “compiere tutti gli atti necessari e propedeutici ad impugnare nelle sedi istituzionali e giurisdizionali competenti l’articolo 10, di fronte alla Corte Costituzionale”.
Sul fronte parlamentare, sono stati coinvolti anche deputati e senatori del Trentino Alto Adige. PD e Forza Italia hanno ufficialmente presentato in luglio duedisegni di legge che richiedono l’abrogazione dell’art. 10; la Lega si è espressa a favore della cancellazione e anche il M5S si è espresso per una profonda modifica della norma.
“L’auspicio– sottolinea Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige –è che il nuovo Governo cancelli nella prossima Legge di Bilancio questo provvedimento iniquo”.
La petizione online su change.org per abolire l’articolo, 10 ha raccolto oltre 5.500 firme.
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