Rothoblaas interrompe i rapporti commerciali con Israele: “Non possiamo restare indifferenti”

Non c’è spazio per nessuna interpretazione nella netta presa di posizione dell’azienda “Rothoblaas”. Leader nel settore dell’edilizia in legno, nelle scorse ore, tramite i propri social, ha annunciato la sospensione d’ogni rapporto commerciale con Israele.

Una decisione piuttosto forte, motivata nel senso di una reazione alle violazioni dei diritti umani denunciate nella Striscia di Gaza e senza precedenti (o quasi) nel mondo dell’imprenditoria locale.

“Non possiamo restare indifferenti davanti alle gravissime violazioni dei diritti umani in corso nella Striscia di Gaza e contro il Popolo Palestinese” si legge nel messaggio condiviso pubblicamente dall’azienda, d’istanza a Cortaccia.

Il messaggio è andato avanti sottolineando che pur trattandosi di un gesto simbolico è importante, in quanto realtà che da sempre si riconosce in una visione etica dell’impresa, “prendere posizione e dissociarsi da ciò che riteniamo inaccettabile sul piano umano e giuridico: l’uccisione sistematica di civili e il blocco degli aiuti umanitari.”

All’interno del post, Rothoblaas lancia anche un chiarissimo appello diretto al mondo delle istituzioni e delle associazioni. “Speriamo che anche le istituzioni e le associazioni locali e nazionali finora mute esprimano con chiarezza il proprio dissenso rispetto a questa tragedia umanitaria. Il silenzio, di fronte a crimini contro l’umanità, non è mai neutrale.”

La decisione, ovviamente, non può non suscitare delle reazioni contrastanti tra chi elogia e chi critica. Rimane però il fatto che questa netta e pubblica presa di posizione sembra aver rotto un tabù, contribuendo dunque a puntare qualche riflettore sul ruolo giocato dalle imprese nel contesto delle crisi internazionali.