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Bolzano

Sciopero dei Metalmeccanici a Bolzano: commemorato Bocar Diallo

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foto ANSA
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Un presidio davanti allo stabilimento dell’Aluminium ha segnato l‘inizio dello sciopero del settore metalmeccanico, organizzato da Fim, Fiom e Uil, in seguito al tragico incidente che ha provocato la morte di Bocar Diallo, 31 anni, e il ferimento di sei altri lavoratori.

Durante la manifestazione, i sindacati hanno osservato un minuto di silenzio in memoria di Diallo, accendendo candele davanti a una sua foto. In un appello congiunto, hanno espresso il loro sdegno per un sistema lavorativo che non riesce a proteggere adeguatamente i propri operai, sottolineando come spesso la società e la politica tendano a classificare il lavoro operaio, soprattutto quando svolto da lavoratori stranieri, come lavoro di basso costo, dove il rischio di infortuni e morti è considerato parte integrante del lavoro stesso.

“La vita viene prima di tutto”, ha dichiarato Marco Bernardoni, segretario della Fiom Alto Adige, esortando la giunta provinciale a fare della salute e sicurezza sul lavoro la priorità dell’azione di governo.

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Riccardo Conte, segretario provinciale Fim, ha aggiunto: “È il momento di restare uniti di fronte a una tragedia che non avremmo mai dovuto o voluto vedere, e a cui ancora non riusciamo a credere e non vogliamo rassegnarci.”

Durante il presidio, Barry Mamadou, delegato Uilm, ha affermato: “A chi vi definisce ‘migranti economici’ noi rispondiamo che siete nostri colleghi, amici, fratelli. Con il vostro lavoro contribuite alla ricchezza della nostra economia e della nostra società.” Mamadou ha inoltre augurato una pronta guarigione ai feriti Sokol Hyseni, Artan Vila, Djette Aboubacar, Oussama Benyahia e Mor Mboup, aggiungendo: “Come sindacati e come società civile ci stringiamo intorno a questi ragazzi.”

La solidarietà e la determinazione a migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro sono state al centro della manifestazione, con un forte appello a non dimenticare mai che la vita e la dignità dei lavoratori devono essere messe al primo posto.

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