Bolzano Provincia
Truffa dello specchietto a Egna: due denunciati
Presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Egna, nella mattinata del 26 luglio 2025, una cittadina 68enne, residente nel comune di Montagna, ha formalizzato denuncia-querela contro ignoti per il reato di truffa, riferendo uno spiacevole episodio delittuoso verificatosi il giorno precedente.
Nella giornata del 25 luglio, la denunciante, mentre si trovava alla guida della propria autovettura nel territorio comunale di Egna, è stata avvicinata da un uomo e una donna i quali, simulando un sinistro stradale di lieve entità con il proprio veicolo, l’hanno informata di aver subito un presunto danno alla loro autovettura, richiedendo contestualmente un risarcimento in denaro da corrispondersi nell’immediato.
La vittima, colta alla sprovvista e del tutto ignara del raggiro in atto, ha manifestato l’intenzione di richiedere l’intervento delle Forze dell’ordine.
A tale proposito, i due soggetti, nel tentativo di dissuaderla, l’hanno avvertita mentendo che, qualora fossero intervenuti gli Organi di polizia, le sarebbe stata ritirata la patente di guida. Spaventata da tale affermazione e credendo in buona fede alle parole dei truffatori, la donna si è recata presso uno sportello ATM, dove ha prelevato e consegnato loro la somma di 800 euro in contanti.
A seguito della denuncia e in esito a una tempestiva e mirata attività investigativa, condotta dall’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Egna, sono stati identificati e deferiti in stato di libertà due soggetti, un uomo di 45 anni e una donna di 37 anni, entrambi residenti in Sicilia, disoccupati e già conosciuti alle Forze dell’ordine, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di truffa aggravata (art. 640 c.p.).
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due indagati avrebbero messo in atto la cosiddetta “truffa dello specchietto”, modalità fraudolenta ormai tristemente nota, con la quale – attraverso artifizi e raggiri – inducono la vittima a versare una somma di denaro contante quale risarcimento per un inesistente danno arrecato a un veicolo.
L’Autorità Giudiziaria di Bolzano è stata prontamente informata dai carabinieri. Le indagini, tuttora in corso, mirano ad accertare l’eventuale responsabilità dei medesimi soggetti in altri episodi analoghi verificatisi sul territorio provinciale.
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