Alto Adige
Uil, assemblee nelle scuole per il rifiuto al rinnovo del contratto

“Nuova modulazione degli orari, rischio di obbligo all’accompagnamento nelle gite e nessuna considerazione dell’inflazione. La Uil Scuola negli istituti per spiegare il no al rinnovo di contratto”.
Un grappolo di assemblee per spiegare il rifiuto al rinnovo del contratto proposto dalla Provincia ai docenti. È il programma di queste settimane del sindacato Uil Scuola che, unico tra i confederali, ha deciso di non firmare. “Vogliamo che i colleghi comprendano bene come non si tratti di un capriccio – spiega il segretario regionale Marco Pugliese – ma di una
razionalizzazione delle risorse che deve essere immessa nella scuola in modo coerente.
Un aumento dello stipendio deve essere reale e non completamente scollegato dalle mansioni. La Provincia ha semplicemente ridotto l’aumento ad una nota su cui confrontarsi con i sindacati in futuro previo ripensamento dell’orario di lavoro. Come possiamo essere concordi? Quello non è un aumento ma una ricontrattazione dei carichi di lavoro.
Siamo molto scettici, infatti, che la Provincia voglia proporre riduzioni delle ore o parificazioni con i piani statali. I rischi sono quelli di carichi orari annuali anziché settimanali con ore supplementari già previste, dell’obbligo di accompagnamento alle gite con la necessità di recuperare le ore spese per le attività extrascolastiche a discapito di quelle curricolari”
“Aumento di almeno 500 euro”- Senza dimenticare una congiuntura economica che sta stravolgendo i piani. “Abbiamo un’inflazione al 12-13% quindi un aumento che sia accettabile in questo schema è di 500-600 euro. Non di meno. Chiaro che non si tratta di una prospettiva realizzabile quindi o si ragiona sui benefit o si approfondisce la contrattazione ad un livello più serio”.
“Che idea abbiamo di scuola?”- Purtroppo, in tutto questo, rischia di finire in secondo piano l’idea che si vuole sviluppare di scuola. “Esatto – continua Pugliese – e questo è un punto focale perché qui si vuole aumentare l’orario dei lavori per eliminare le bocciature. Un depotenziamento totale. A volte amministratori e politici prima di parlare ai giornali dovrebbero conoscere come funziona la nostra scuola. Prendiamo il bilinguismo? Qui nessuno propone un vero Clil e l’unica strada per raggiungere un’offerta efficace è il superamento dell’Articolo 19 dello Statuto da parte di entrambi i gruppi linguistici. Il resto sono solo proposte parziali”.
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