Economia e Finanza
Volksbank travolta dalle sentenze: 12 vittorie a zero per gli azionisti
Il fronte legale contro la Volksbank si intensifica, con una serie di sentenze che stanno rivelando gravi mancanze nella gestione delle informazioni fornite agli azionisti. Il Comitato Azionisti Suedtirol, in collaborazione con l’Associazione Robin e il Centro Consumatori Italia, ha segnato una prima vittoria significativa: sia il Tribunale di Venezia che la Corte d’Appello hanno ammesso la class action contro la banca, riconoscendo la possibile fondatezza delle accuse legate alla scarsa trasparenza delle schede prodotto utilizzate nei collocamenti azionari. La prossima udienza è fissata per il 10 ottobre presso il Tribunale di Venezia. All’azione collettiva hanno già aderito oltre 600 risparmiatori provenienti da Alto Adige e Veneto.
Dieci condanne dal Tribunale di Bolzano
Mentre la class action prosegue, il Tribunale di Bolzano ha già emesso dieci sentenze a carico della Volksbank, tutte sfavorevoli alla banca. I giudici della prima sezione civile (Covi, Fischer, Grossmann e Laus) hanno condannato l’istituto per aver agito in modo non trasparente e poco diligente nella vendita delle proprie azioni a migliaia di risparmiatori. Di queste dieci sentenze, solo due sono state impugnate dalla banca, mentre le altre otto sono ormai destinate a diventare definitive, impedendo a Volksbank di recuperare le somme già corrisposte ai clienti dopo le condanne.
La banca ha sempre dichiarato l’intenzione di ricorrere in Cassazione, ma la sua strategia legale sembra aver vacillato di fronte al numero crescente di sentenze sfavorevoli.
Le due nuove sentenze favorevoli ai risparmiatori
La giornata del 30 settembre ha visto l’emissione di altre due sentenze, firmate dal giudice Tarneller, che hanno ulteriormente aggravato la posizione di Volksbank. In una di queste, la banca è stata condannata a risarcire una coppia di coniugi con una somma vicina ai 250.000 euro, con l’annullamento dei contratti di compravendita delle azioni.
Il giudice Tarneller ha delineato chiaramente le motivazioni alla base delle condanne, fornendo un quadro dettagliato delle violazioni commesse dalla banca:
- Prescrizione decennale: Il termine per la prescrizione dei diritti decorre dalla fine del 2016, il che lascia ancora aperta la possibilità per migliaia di risparmiatori di agire per recuperare i propri investimenti.
- Informazioni incomplete: Volksbank non ha fornito ai clienti tutte le informazioni necessarie, in particolare sui rischi di illiquidità dei titoli, ovvero il rischio di non poterli vendere.
- Titoli complessi: I risparmiatori non erano in grado di acquistare autonomamente questi titoli, poiché non erano quotati e quindi considerati complessi.
- Schede prodotto ambigue: Le informazioni fornite dalla banca erano ambigue e fuorvianti, specialmente per quanto riguarda il prezzo dei titoli. Sentenze precedenti e la stessa Corte d’Appello di Bolzano hanno confermato queste mancanze, evidenziando la violazione dell’art. 21 del Testo Unico Finanziario (TUF), che impone la diligenza, trasparenza e correttezza nelle operazioni finanziarie.
- Mancata consegna del prospetto informativo: La banca ha violato l’obbligo contrattuale di fornire il prospetto informativo ai risparmiatori.
- Operazioni inappropriate: Gli acquisti dei titoli non sono stati ritenuti adeguati né appropriati, con il Tribunale che ha riconosciuto una condotta colpevole della banca.
- Interessi legali e commerciali: Volksbank è stata condannata a pagare gli interessi legali dall’acquisto dei titoli e gli interessi commerciali, pari al 12,25% annuo, per tutta la durata dei due anni di processo.
Decine di cause ancora in sospeso
Attualmente, ci sono ancora circa 40 cause simili pendenti presso il Tribunale di Bolzano, con molte altre che saranno avviate nei prossimi mesi dagli avvocati Massimo Cerniglia, Alessandro Caponi e Roberto Ciammarughi, che guidano il fronte legale contro la banca.
Intervento delle autorità di controllo
Alla luce delle gravi accuse e delle sentenze emesse, il Comitato Azionisti Suedtirol ha sollecitato l’intervento della Banca d’Italia e della Consob. Secondo il Comitato, le autorità devono verificare se la Volksbank abbia agito in linea con i principi di correttezza e trasparenza previsti dall’art. 47 della Costituzione e dall’art. 21 del Testo Unico Finanziario.
Le violazioni denunciate sono considerate talmente gravi che, oltre alla risoluzione dei contratti, sembrano essere state pratiche ripetute e standardizzate, colpendo migliaia di risparmiatori. Il Comitato ha invitato tutti gli azionisti coinvolti a manifestare il proprio interesse inviando una mail con i dati relativi all’investimento all’indirizzo del comitato (italiano: [email protected]; tedesco: [email protected]), per essere successivamente contattati e seguiti nel percorso legale.
Le valanghe legali non sembrano destinate a fermarsi per Volksbank, con nuove sentenze che potrebbero ulteriormente aggravare la situazione della banca.
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