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Alto Adige

80 profughi afghani in arrivo a Colle Isarco. Altri 90 saranno accolti a Riva del Garda in Trentino

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Partono gli aiuti per la crisi umanitaria in Afghanistan e la regione si mobilità per l’accoglienza. Sono circa 80 i profughi afghani che verranno accolti in Alto Adige già dalla mattinata di oggi (20 agosto). A questo scopo l’esercito ha messo a disposizione la struttura di accoglienza di Colle Isarco. Si tratta per la maggior parte di famiglie di collaboratori e dipendenti di aziende italiane nel Paese e dell’ambasciata italiana a Kabul.

Le unità sono atterrate ieri sera a Roma. L’accoglienza dei nuclei famigliari, per i quali è prevista ora una quarantena di 10 giorni, è frutto di un accordo avvenuto nei giorni scorsi tra il presidente della Provincia Arno Kompatscher, il governo italiano e lo stesso esercito. I profughi rimarranno in Alto Adige fino al momento dell’inserimento in programmi di accoglienza nazionali.

Anche in Trentino arriveranno dei profughi afghani nell’ambito del programma di accoglienza e smistamento che sta coordinando il governo. La conferma è stata data al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dal commissario del Governo sentita anche la sindaca di Riva del Garda Cristina Santi, posto che la struttura di accoglienza individuata si trova in questo comune.

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Si tratta della base di addestramento militare di proprietà dell’esercito dove i profughi – circa 90 persone – osserveranno un periodo di quarantena al termine del quale – queste le indicazioni del Governo – saranno seguiti dal Ministero interno per tutte le procedure connesse all’accoglienza per asilo politico e per stabilire le future destinazioni. Si tratta per lo più di nuclei familiari, accompagnati dall’esercito italiano dall’Afghanistan fino a Fiumicino e da lì accolti in strutture dell’esercito in tutta Italia.

Il presidente della Provincia a sua volta ha sentito la sindaca di Riva del Garda per assicurare disponibilità e supporto, sul piano logistico ed organizzativo. qualora servissero stante il fatto che l’operazione è gestita dalle strutture statali.

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