Economia e Finanza
Accolta la richiesta CNA, il Sistri sarà abolito dall’1 gennaio
CNA Trentino Alto Adige esprime un forte apprezzamento per la decisione del Governo di abolire il Sistri a partire dal 1° gennaio 2019: “Per migliaia di imprese si tratta della liberazione da un incubo”.
“Il Sistri non ha mai funzionato – afferma la CNA regionale – ma ha sicuramente impedito che si mettesse a punto nel nostro Paese un sistema efficace e semplice di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, come in moltissime occasioni, e in tutte le sedi istituzionali, abbiamo chiesto in questi anni”.
L’abolizione del Sistri è prevista dal “Decreto semplificazione” di prossima approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.
“A questo punto – sostiene Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige – sarà finalmente possibile, con la collaborazione delle associazioni delle imprese, costruire un nuovo strumento per tracciare i rifiuti pericolosi basato su una struttura semplice e ad alta efficienza. Dovrà essere in pratica, il contrario del Sistri, un sistema che si è dimostrato sempre molto complicato e inefficiente”.
“I rifiuti in questo Paese – prosegue Corrarati – sono stati utilizzati da soggetti non corretti per sfruttare territorio e aziende. Il Sistri ha nascosto questo approccio sui rifiuti, che deve completamente cambiare. Da una parte c’è la necessità di considerare i rifiuti una risorsa e pertanto gestirli nel circuito del riciclaggio o della risorsa energetica per aziende e cittadini. Dall’altra parte, la gestione dei rifiuti come risorsa permette di valorizzare ancor meglio la rintracciabilità, ma con sistemi semplici e facili da gestire anche per le piccole e medie aziende. Adesso è necessario costruire qualcosa di nuovo che si abbini ad una nuova cultura della gestione dei rifiuti a livello territoriale e nazionale”.
Corrarati rimarca: “Una cosa rimane certa e cioè che le piccole aziende non sono centri di interesse per la gestione non corretta dei rifiuti. Non si dimentichi, infine, che anche il sistema tariffario deve essere, accanto alla gestione della rintracciabilità dei rifiuti, un tema che vada di pari passo con la nuova cultura dei rifiuti come risorsa, attraverso una tassazione fissata in relazione alle quantità prodotte e da smaltire e non ai metri quadri occupati”.
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